CALCIO SERIE B, 39a GIORNATA. Lupi nel baratro, il Cittadella passa su una squadra sciupona e sulle gambe. Avellino – Cittadella 0-2.

CALCIO SERIE B, 39a GIORNATA. Lupi nel baratro, il Cittadella passa su una squadra sciupona e sulle gambe. Avellino   Cittadella 0 2.

Avellino (4-4-1-1) Radu; Gavazzi, Morero, Migliorini, Laverone (27′ st Falasco); Vajushi, De Risio (12′ pt Moretti), Di Tacchio, Molina; Morosini (12′ st Asencio); Castaldo. A disp.: Casadei, Lezzerini, Kresic, D’Angelo, Ardemagni,   Wilmots. All. Foscarini.

Cittadella (4-3-1-2) Paleari; Pelagatti (27′ st Salvi), Scaglia, Adorni, Pezzi; Settembrini, Pasa, Bartolomei (41′ st Iori); Chiaretti; Strizzolo, Arrighini (32′ st Kouamè). A disp.: Alfonso, Benedetti,  Schenetti, Varnier, Maniero, Vido. All. Venturato.

Arbitro: Marini di Roma 1. Assistenti: Tardino di Milano e Luciano di Lamezia Terme. Quarto uomo: Sacchi di Macerata.

Note: Ammoniti: Pasa, Adorni, Salvi, Moretti, Falasco. Recupero: 2′ pt, 5′ st. Angoli: 8-2.

Reti: 7′ st Bartolomei, 40′ st Chiaretti.

di Lucio Ianniciello

Niente da fare, i lupi perdono la prima delle quattro finali. La situazione si complica, la squadra verrà risucchiata in piena zona rossa. Contestazioni a fine gara in Curva Sud che chiama i giocatori a stretto contatto. L’obiettivo comincia a vacillare, ne va della salute futura del club. Approvazioni a fine primo tempo, poi la squadra crolla, vittima di un precario equilibrio e di tanti infortuni. Anche quest’oggi out De Risio dopo soli 8′, il subentrato Falasco invece si becca il giallo all’ultimo secondo di gioco e non ci sarà ad Ascoli. L’Avellino ha avuto diverse occasioni ma non ha saputo concretizzare, il Cittadella sornione ha accelerato nel secondo tempo affondando i colpi con Bartolomei e Chiaretti cullando così il sogno di Serie A diretta.

Foscarini deve fare i conti con l’emergenza esterni bassi, Falasco non è recuperato del tutto e allora Laverone è dirottato a sinistra con Gavazzi ancora a sacrificarsi dalla parte opposta, Morero vince il ballottaggio con Kresic. Nemmeno D’Angelo è proposto dal 1′, i soliti due mastini in mezzo, non si toccano Molina e Vajushi. Tutta nuova la coppia d’attacco, composta da Morosini e Castaldo. Cambia Venturato, Paleari in porta, Scaglia scalza Varnier. In mediana Iori in panca, in attacco il trio è rivoltato come un calzino, Chiaretti è preferito a Schenetti e agisce alle spalle dell’ex Arrighini e di Strizzolo. Una bella carica dai tifosi irpini che alle 10 si sono recati al Green Park Hotel, sede del ritiro, per incitare la squadra e accompagnarla al Partenio Lombardi. La sfortuna in casa biancoverde colpisce ancora, all’8′ scontro tra Settembrini e De Risio, la peggio al mediano biancoverde che subisce un trauma alla spalla destra, lo deve rimpiazzare Moretti. La prima vera occasione capita ai lupi, scappa sulla destra Morosini, il suo fendente in diagonale va ad impattare sulla traversa, si salva il Cittadella. Un giro di lancette e Castaldo cade in area veneta, intervento non proprio ortodosso della difesa avversaria ma Marini lascia correre. Al 22′ giunge il primo giallo del match, Pasa va duro su Moretti. Poco prima Migliorini, da una punizione di Moretti, trovava l’opposizione in corner. Insistono i lupi, Di Tacchio di testa in piena area trova Paleari a bloccare in presa plastica. Altra ammonizione in casa veneta, Adorni deve mettere a terra un Vajushi in versione sprinter. Al 33′ ancora l’albanese innesca Morosini in corsa, davanti a Paleari non riesce a trovare l’impatto con la sfera. Due minuti prima una girata di Strizzolo non andava lontana dal montante della porta difesa da Radu, tuttavia Marini ravvisava un fuorigioco. Imprendibile Vajushi, affonda e mette in mezzo, Paleari respinge, la palla giunge a Morosini che cincischia non trovando il tempo giusto della battuta a rete. Solo Avellino, Vajushi vede Molina dall’altra parte che in spaccata conclude sul fondo. Al 37′ un brivido per i tifosi irpini, Radu devia un tiro da fuori area di Chiaretti, passano 5′ ed è Moretti a provare dalla distanza, la palla assume un effetto strano e Paleari non in bello stile ma efficace si distende e la palla va in corner. Il primo tempo si chiude con una sgroppata di Molina, cross per Castaldo che di testa manda di poco sopra la trasversale. Applausi dai 6000 del Partenio Lombardi.

L’Avellino riprende a spingere e si mangia un gol, Adorni mura Morosini, palla a Molina che suggerisce per Castaldo il quale a due passi da Paleari indirizza alle stelle. La risposta del Cittadella è degna di nota, al 6′ parata di Radu su Chiaretti, poi Arrighini tira alto. Dopo un giro di lancette Bartolomei pesca il jolly dai 35 CALCIO SERIE B, 39a GIORNATA. Lupi nel baratro, il Cittadella passa su una squadra sciupona e sulle gambe. Avellino   Cittadella 0 2.metri, Radu è uccellato. Si mette davvero male per i lupi. La reazione è affidata ad una conlusione fuori misura di Morosini. All’11’ Gavazzi mette nell’area avversaria, Paleari non è impeccabile ma poi si oppone ad un tentativo di Morosini. Foscarini estromette dal campo proprio il bergamasco, dentro Asencio. Avellino con le due punte. Al 19′ Molina dalla destra prova con un tiro a giro che non si perde di molto a lato, Laverone era in sovrapposizione. Poi è bravo Castaldo a difendere bene la sfera e a premiare l’inserimento di Vajushi che conclude con un diagonale non potente, facile preda di Paleari. Migliorini accusa qualche problema ma resiste. Il Cittadella alleggerisce con un’azione individuale di Settembrini, il suo tiro non è preciso. Foscarini fa l’ultimo cambio, Falasco per Laverone, Venturato il primo, Salvi per Pelagatti. Dopo  5′ dentro anche il velocista Kouamè, esce Arrighini. L’Avellino con la forza della disperazione affonda in area veneta, Falasco si procura un corner ma la squadra reclama il penalty. Il tempo scorre inesorabilmente, rasoterra di Vajushi tra le braccia di Paleari. La frittata è fatta quando Gavazzi, in evidente deficit fisico, sbaglia il tempo sull’ultimo passaggio dopo una ripartenza del Cittadella, Chiaretti tutto solo, di piatto,  sigla lo 0-2. Falasco commette una grossa ingenuità, si fa ammonire e ad Ascoli non sarà disponibile, era in diffida. Cala il sipario, la salvezza diventa diventa uno Zoncolan.