CALCIO, US AVELLINO. Capuano: “Il Catanzaro e’ una tigre ferita, ieri a Pescopagano ragazzi di Teora e Lioni mi hanno donato una sciarpa dell’Avellino che conservo”. I convocati.

CALCIO, US AVELLINO. Capuano: Il Catanzaro e una tigre ferita, ieri a Pescopagano ragazzi di Teora e Lioni mi hanno donato una sciarpa dellAvellino che conservo. I convocati.

di Lucio Ianniciello

Domani sera, ore 20.45, i lupi saranno di scena a Catanzaro per l’anticipo del tredicesimo turno. Mister Capuano comincia soffermandosi  sul match scorso, perso tra mille polemiche al Partenio Lombardi contro la Reggina: “Sono orgoglioso dei miei ragazzi, quando il loro ds Taibi dice che alla sua squadra manca un rigore e che avrebbe dovuto vincere con più gol di scarto io replico che lui tiene molto alla Reggina e non vede le partite per la tensione. Resto perplesso delle sue dichiarazioni. Il mio portiere non ha fatto una parata. Se non erro il salvataggio sulla linea lo ha fatto Loiacono, il palo lo ha colto Rossetti, il miracolo lo ha compiuto Guarna. A mio parere la partita di domenica scorsa e’ stato uno dei più grandi scippi della storia recente. Bisogna avere rispetto per gli avversari e io ne ho, però l’infelice frase di Taibi e’ ingenerosa”. Il suo giudizio sulle aquile catanzaresi che vivono un momento non proprio felice, c’è stato il cambio in panca da Auteri a Grassadonia: “Le nostre prestazioni sono in crescendo, mi piace avere giocatori “ignoranti” che vanno sulle palle sporche. Noi abbiamo deficienze e dobbiamo colmarle con un determinato atteggiamento quando sfidiamo squadre più forti di noi. Il Catanzaro e’ una tigre ferita, molto più difficile che affrontare una tigre sana. Una squadra partita per vincere, ha investito tantissimo. Peggiore avversario non ci poteva capitare. Ci verrà ad aggredire, vorrà svoltare”.

Morero non e’ stato convocato per domani, parole anche per Rossetti: “Il capitano non c’è, abbiamo fatto di tutto per recuperarlo ma se dobbiamo rischiare per tenerlo 2 mesi fuori non ne vale la pena. Rossetti e’ giovane, buon giocatore. La sua crescita spero sia ancora più notevole”. L’Avellino vive una situazione societaria particolare, si attende la cessione mentre la questione del concordato in bianco avrà degli sviluppi il 6 novembre: “Tali vicissitudini non ci devono interessare, il nostro punto di riferimento e’ Di Somma. Non cerco alibi”. Ieri Capuano ha presentato il suo libro “Il Mondo di Eziolino” a Pescopagano: “Anche nel mio paese ho detto che ho voluto fortemente l’Avellino. A un certo punto rimembravo mio padre, era una persona stupenda. Ero commosso, mi ha dato valori importanti. Mi sono ritrovato con una sciarpa dell’Avellino al collo, mi e’ stata consegnata da alcuni ragazzi di Teora e Lioni. L’ho tenuta, non l’ho tolta un momento, la conservo”. Uno degli elementi su cui punta Capuano e’ l’intensità: “Le mie squadre devono avere ritmi alti, sto lavorando da pochi giorni. L’intensità porta all’attacco della profondità. Domenica scorsa negli ultimi 20′ abbiamo schiacciato la Reggina, non so con quella bolgia che cosa sarebbe successo sul 2-2. Abbiamo aumentato i giri del motore. Mi tengo la prestazione, questi ragazzi mi commuovono e mi emozionano ogni giorno”.

L’Avellino e’ una squadra giovane, il mister dice di alcuni: “Karic mi piace tanto, deve essere più educato tatticamente. Va a braccio e non a codice. Questi ragazzi vengono dalla Primavere, noi dello staff dobbiamo essere bravi a farli crescere. Charpentier e Parisi sono due grandi prospetti, di esterni sinistri ce ne sono pochi in Italia”. C’è anche spazio per una battuta su Mertens del Napoli: “Quando approdo’ nel nostro campionato dal Psv Eindhoven non lo conoscevo. Il Napoli aveva già Insigne ma ho chiesto scusa tante volte. Magari e’ stato l’unico giocatore che ho sbagliato. Nel primo anno ha fatto poco, e’ un grandissimo. Il fatto e’ che se parlo io succede il finimondo”. Conclude in modo mai banale: “La mia carriera l’ho distrutta io ma c’è ancora tempo e spazio. Comunque alleno l’Avellino, il massimo. Qui non sono venuto per stare 6 mesi, voglio aprire un ciclo. Io dico quello che penso, l’ipocrisia regna e chi dice la verità non e’ visto bene. Da bambino ho cominciato a fare questo mestiere, chiaro che tante cose non le rifarei”.

Ecco i convocati per la sfida con il Catanzaro, oltre a Morero out anche Carbonelli per problemi influenzali.

Abibi, Pizzella, Tonti;

Celjak, Illanes, Laezza, Njie, Parisi, Petrucci, Zullo;

De Marco, Di Paolantonio, Evangelista, Karic, Micovschi, Palmisano, Rossetti, Silvestri;

Alfageme, Charpentier, Albadoro.