CALCIO, US AVELLINO. Ignoffo: “A Pagani voglio una mentalità vincente, i 3 punti non sono l’aspetto primario”.

CALCIO, US AVELLINO. Ignoffo: A Pagani voglio una mentalità vincente, i 3 punti non sono laspetto primario.

di Lucio Ianniciello

I lupi domani disputeranno la loro prima partita ufficiale, appuntamento allo stadio “Marcello Torre” di Pagani alle 18 per affrontare la Paganese, gara valevole per il secondo turno eliminatorio della Coppa Italia di Serie C, girone I. Oggi ha parlato mister Ignoffo: “Andiamo ad affrontare questo match senza nemmeno aver fatto un’uscita. La preparazione non l’abbiamo programmata a lungo termine, abbiamo lavorato in relazione ai giocatori che arrivavano. Cercheremo di fare in Coppa quello che avremmo dovuto fare prima. Sono curioso di capire qual e’ la nostra pasta”. I lupi si stanno allenando, il ritardo e’ netto per le note vicende: “Numericamente abbiamo 14-15 tesserati “grandi”, poi ci sono i ragazzi della Berretti. Abbiamo fatto 20 allenamenti in 10 giorni. E’ importante che arriviamo bene il 25 agosto. Domani con i 5 cambi possiamo far rifiatare qualcuno”.

La formazione e’ quasi obbligata: “I giocatori sono quelli, Morero, Parisi, Di Paolantonio. C’è un discorso fisico da tenere sotto osservazione”. Suggestioni e necessità: “Servono almeno altri 4-5 elementi. Ho sentito di Calaio’ ma guadagna tanto. E’ mio amico, palermitano come me, e’ uno di quei giocatori che sposta gli equilibri, però e’ una suggestione”. La gente e’ scettica, un’altra estate particolare ha fatto crollare l’entusiasmo dopo Rieti: “La pazienza e la fiducia sono pilotate dai risultati. Dobbiamo fare il massimo, la gente ritornerà”. Ecco cosa vuole Ignoffo domani: “I 3 punti sono importanti per l’entusiasmo ma non e’ l’aspetto primario. Mi interessa una mentalità vincente. Se vedo questo e’ un passo avanti”. Si e’ preso una bella gatta da pelare: “Ho accettato a scatola chiusa, le scelte che ha fatto la società sono una garanzia. Mi aspetto che il direttore prenda uomini con personalità e mentalità”.

Il 3-5-2 dovrebbe essere lo schema di riferimento: “Lo abbiamo considerato. Ci sono meccanismi che vanno provati, oleati, anche sbagliati”. Si cerca di parlare della Paganese: “Interessano di più i miei. Loro sono un team difficile, tosto, ordinato. A Bari se la sono giocata bene”. Contento del lavoro svolto con Cinelli e anche delle punte Alfageme e Albadoro: “Ce la stanno mettendo tutta”. Parla del neo arrivato Micovschi: “Ha esplosivita’, velocità. Per il bene dell’Avellino devo schierare la migliore formazione. L’aspetto cognitivo e’ determinante, quello tattico importante, quello fisico e’ un punto di domanda e quello emotivo può essere l’ago della bilancia”. Ultima battuta sul San Tommaso, impegnato in D: “Girone tosto, non c’è solo il Palermo che punta a vincere. Devono giocarsi alla morte anche il punticino”.