CALCIO, US AVELLINO. Pretese basse con l’attuale società, lunedì ci saranno Musa e Bucaro.

CALCIO, US AVELLINO. Pretese basse con lattuale società, lunedì ci saranno Musa e Bucaro.

di Lucio Ianniciello

Lunedì Musa e Bucaro saranno convocati per far partite la stagione agonistica. Naturalmente ci sarà De Cesare al comando. I commissari giudiziali devono ancora esprimersi per la piena operatività sul mercato, il dissequestro di 89 milioni di euro non deve illudere, i creditori e la fornitura del gas hanno la priorità. L’Avellino si ritrova senza una squadra ma qualche tesserato tra cui Carbonelli e Parisi e molti svincolati in cerca di un contratto anche modesto consentiranno l’assemblaggio. Pretese bassissime, si direbbe “questo passa il convento”.

La prima partita in Coppa Italia di Serie C e’ programmata per il 4 agosto, Musa e Bucaro risponderanno alla convocazione. Svantaggi e anche vantaggi per allenatore e ds. Non e’ passata la linea di Mauriello che strizzava l’occhio a Eziolino Capuano e Salvatore Di Somma. I protagonisti della scorsa stagione, vittoria nel proprio girone di Serie D dopo lo spareggio contro il Lanusei oltre alla conquista del tricolore, saranno in una situazione di limbo. Si tratta comunque di una categoria superiore, da affrontare in modo “rabberciato”. Si dovrà capire se c’è la volontà di proseguire in una tale situazione, la mancanza di risorse economiche li metterebbe al sicuro da eventuali esoneri. Musa e’ giovane e la sensazione e’ che la Serie C la affronterebbe anche con obiettivi minimi. Per il 49enne Bucaro e’ giunta l’ora di farsi notare anche in Serie C. E’ palermitano e la squadra della sua città ripartira’ dalla Serie D, potrebbe essere l’unico team che lo porterebbe a scendere di categoria. Una piazza come quella siciliana non si discute, se ci sarà un progetto serio e una dirigenza altrettanto seria altro che Serie D.

Certo che la frattura tra De Cesare e la tifoseria e’ insanabile, sarebbe una corsa all’ammutinamento. Il peggior modo di ripartire dal professionismo quando all’indomani di Rieti sembrava esattamente il contrario. Sarebbe una stagione, con questa dirigenza, difficile. Si sa che la migliore medicina sono i risultati, ora però e’ in gioco solo la sopravvivenza. Offerte credibili non ne sono arrivate, si spera in D’Agostino. Qualcosa accadrà nella prossima settimana ma con De Cesare si giocherà al ribasso.