Casamarciano. Coronavirus- il comune consegna mascherine protettive ai cittadini

Casamarciano. Coronavirus  il comune consegna mascherine protettive ai cittadini

In arrivo a Casamarciano mascherine protettive per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
L’iniziativa è dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Manzi che, a partire da domani, mercoledì 25 marzo, procederà, con l’ausilio dei volontari della protezione civile e dell’associazionismo locale, alla distribuzione domiciliare. Due i dispositivi  protettivi che, accompagnati da un vademecum sul corretto utilizzo, saranno consegnati ad ogni nucleo familiare nell’ottica del piano di messa in sicurezza promosso dal comune.
Una parte delle mascherine è stata acquistata con un fondo messo a disposizione dal municipio mentre la restante parte è stata donata da due imprenditori del territorio, Gaetano Casillo e Ciro Carillo dell’azienda Cnc Tessuti Srl.
“Continua il nostro impegno per una comunità sicura e protetta – spiega il sindaco Andrea Manzi – Ringrazio a nome dell’amministrazione gli amici imprenditori Gaetano Casillo e Ciro Carillo, figli di questa terra, sempre attivi e propositivi, per la sensibilità dimostrata rispondendo con i fatti alle necessità primarie di cui c’è maggiormente bisogno in questo momento. Da domani procederemo con la consegna volutamente domiciliare per evitare spostamenti e/o assembramenti con inevitabili e rischiosi contatti. Chiaramente mi preme ringraziare la protezione civile per il prezioso lavoro svolto ma anche i tanti volontari spontanei che stanno collaborando in queste azioni di controllo e supporto. Non ci fermiamo affinché questa comunità continui a non essere toccata dal virus”.
Intanto giovedì 26 marzo partirà il secondo step del programma di sanificazione stradale con la pulizia urbana delle strade.
“Un’operazione già avviata e che si terrà a cadenza bisettimanale – aggiunge Manzi – Non lasciamo nulla al caso nè all’approssimazione e di questo devo ringraziare anche i dipendenti comunali e la polizia locale per il lavoro energico portato avanti nonostante le residue risorse. Se vogliamo uscire indenni da questa emergenza occorre lavorare in sinergia rispettando se stessi e gli altri. Restiamo a casa che di tempo per uscire ne avremo”.