CGIL di Avellino alla manifestazione di Napoli del 4 luglio per lo jus Soli

CGIL di Avellino alla manifestazione di Napoli del 4 luglio per lo jus Soli

CGIL di Avellino alla manifestazione di Napoli del 4 luglio per lo jus SoliE’ un segnale apprezzabile la partecipazione della CGIL di Avellino alla manifestazione  prevista per il prossimo giovedì 4 luglio a Napoli, organizzata dal Forum Antirazzista della Campania, in sinergia con altre organizzazioni sociali, allo scopo di promuovere una giornata di mobilitazione per lo jus Soli. La cittadinanza per chi nasce sul suolo italiano, rappresenta infatti un principio che, ad onor del vero, è già praticato in molti sistemi di civil e common law, sebbene riconosciuto in virtù dell’esistenza di specifici e determinati requisiti. Avellino è una città che fatica il doppio a riconoscere specificati diritti, ciò rallenta il già difficile iter teleologicamente funzionalizzato al conseguimento d’importanti risultati per la parità della cittadinanza. Provincia di una regione che ha il primato molto spesso, di reati che erroneamente si pensano come non avverabili sul territorio ( si pensi al femminicidio, alla pedofilia e agli abusi endo ed esofamiliari), Avellino resta imperdonabilmente arretrata, soprattutto rispetto all’Europa. Lo jus soli è un riconoscimento importante, ma che implica la garanzia anche del diritto di cittadinanza senza elusioni di norme perentorie. E’ bene ricordare infatti che la cittadinanza si acquisisce o in virtù dello jus sanguinis (diritto di sangue) quando si nasce da un genitore in possesso della cittadinanza o dello ius soli (diritto del suolo) e dunque per il fatto di essere nato sul territorio dello stato. Esiste poi l’acquisto della cittadinanza per susseguente matrimonio contratto con un cittadino (che in certi ordinamenti si realizza solo per la moglie ma non per il marito di una cittadina), mentre in altri ordinamenti il matrimonio non fa acquisire automaticamente la cittadinanza ma rappresenta solo un presupposto per la naturalizzazione. Ottenuta per decreto o per concessione a seguito di un provvedimento della pubblica autorità, la naturalizzazione è subordinata alla sussistenza di determinate condizioni (che spesso sono rappresentate dalla residenza per un lungo periodo di tempo sul territorio nazionale, dall’assenza di precedenti penali, dalla rinuncia alla cittadinanza d’origine ecc.) o per meriti particolari. (Avv. Tiziana Tomeo)