Come ogni anno si ripropone sempre lo stesso problema, il piano di attuazione per fronteggiare gli incendi boschivi

Come ogni anno si ripropone sempre lo stesso problema, il piano di attuazione per fronteggiare gli incendi boschivi

“come ogni anno si ripropone sempre lo stesso problema, il piano di attuazione per fronteggiare gli incendi boschivi”

Inizia così una nota della segreteria provinciale del Movimento Nazionale per la Sovranità di Avellino.
“Siamo al 20 di giugno e ancora la Regione Campania non ha adottato il decreto di massima pericolosità per gli incendi boschivi.” Dichiara il segretario provinciale Giovanni Candela, a seguito di un incontro con i dirigenti che si occupano delle questioni ambientali e del territorio De Stefano, Gregorio e Di Biase.
“La causa di ciò ha un solo comun denominatore: la mancanza di fondi per fronteggiare tutte le spese dovute per gli organi addetti alla prevenzione; la nostra più grande paura, visto il ritardo che si sta verificando, è dover assistere alla stessa situazione che lo scorso anno ha colpito la Regione Campania con migliaia di ettari di bosco andati in fumo tra il parco del vesuvio e la provincia di Avellino. Le scene di Montevergine in fiamme sono per noi ferite ancora aperte”
Ettore de Conciliis, segretario regionale del Mns, aggiunge: “speriamo vivamente in un sollecito da parte dei neo ministri Costa (ex comandante del corpo forestale dello stato Campania) e Centinaio; in questo ultimo, peraltro, riponiamo una speranza che rimetta in discussione il D.lgs 177/16 e ponga le basi per la rinascita del corpo forestale, unica forza di polizia per far fronte all incubo  incendi”