Comizio di Bianchino ad Aterrana: “Micronido e risanamento idrogeologico tra le opere portanti per Aterrana”

Comizio di Bianchino ad Aterrana: Micronido e risanamento idrogeologico tra le opere portanti per Aterrana

Ieri sera la compagine a sostegno di Bianchino ha svolto il proprio comizio alla frazione Aterrana. Quanto realizzato a vantaggio della località è stato uno dei temi principali.

All’inizio della serata, Diamante Faggiano ha subito raccontato il primo successo per l’amministrazione nella località, ossia l’installazione del primo micronido per la fascia settentrionale di Montoro, fortemente voluto da lei, Paola Guarino e Stefania Siano. In questo modo, ha ricordato Elena De Piano, è stato soppresso presso la sede l’insegnamento di scuola primaria in modalità pluriclasse, che stava frenando lo sviluppo cognitivo dei bimbi del posto, dato che alunni da 5°elementare si trovavano a svolgere programmi didattici anche da 1°elementare in alcuni casi. Di conseguenza, questi allievi hanno avuto la possibilità di svolgere programmi a loro adeguati in frazioni vicine, al di là di sterili opposizioni iniziali, dovute a mere ragioni di campanilismo; allo stesso tempo, si è fornito un ulteriore servizio al territorio. Con la presenza del nido, l’amministrazione si mostra così vicina alle famiglie e alle lavoratrici con servizi già efficienti, al contrario di quanto descritto da altri.

Un altro argomento centrale dell’appuntamento è stato la messa in sicurezza della località, data la sua vicinanza a rilievi montuosi. Oscar Giannattasio ricorda come tale questione fosse in passato così poco prioritaria che l’amministrazione dell’ex Montoro Superiore stava pensando di spopolare il borgo, oggetto anche di manovre speculative che spinsero lo stesso alle dimissioni da membro di commissioni consiliari per protesta. Invece Vincenzo Lettieri espone l’opera realizzata per proteggere il borgo, ovvero la costruzione di una diga a monte che impedisce all’acqua piovana di scendere in paese con deviazione sul vallone Formicoso. L’uomo tiene a evidenziare la differenza tra prima e dopo la costruzione della diga, citando alcuni video presenti sul Web, riguardanti i danni generati dalle alluvioni negli ultimi anni di vita del Comune ex Montoro Superiore. Il succitato ente aveva sì previsto il progetto, poi attuato dal gruppo di Bianchino, ma lo aveva trascurato al tal punto da perdere il finanziamento. Lo stesso, poi, è stato recuperato dal lavoro di squadra attorno a Bianchino nel giro del primo anno di governo, con decreto di rifinanziamento datato novembre 2014. Tali lavori, però, non hanno riguardato solo la zona a monte, ma anche gran parte del centro abitato, come ha menzionato Elena De Piano.

Il gruppo di Bianchino, come ha ricordato Vincenzo Bruno, si è ritrovato ad affrontare anche un’altra criticità per il posto, ovvero la crisi delle coltivazioni castanicole, danneggiata dai cinipidi del castagno, poi risolta grazie alla elevata competenza del gruppo dirigente.

Vista la suggestività del posto, non potevano mancare accenni a potenziali prospettive di sviluppo economico, basati sulla sua identità culturale. Sull’argomento, Elena De Piano afferma che quando sono nate iniziative in tal senso da parte di associazioni e cittadini privati, l’amministrazione ha sempre sostenuto la loro realizzazione. A questo proposito, il primo cittadino uscente menziona l’inclusione del Borgo in un circuito tra borghi antichi, in cui sono inclusi Apice (BN) e Centola (SA), dove l’amministrazione si è recata per diversi incontri. Per il futuro, invece, la forma auspicata di sviluppo è un partenariato tra pubblico e privato, in modo quasi da avvicinarsi al noto modello dell’albergo diffuso. Però, tale obiettivo può essere conseguito, a detta di Bruno, soltanto se gli edifici vengono riportati agli antichi splendori attraverso l’utilizzo di eventuali finanziamenti nazionali e comunitari. Per gli abitanti del posto, invece, la compagine propone la bonifica dell’ex area prefabbricati, dove costruire un campo da gioco e un’area di parcheggio.

In ambito più generale, invece, il sindaco uscente dedica la propria attenzione su futuri investimenti significativi, già finanziati, per un totale di cinque milioni di euro, riguardanti il completamento della rete fognaria per Montoro Nord e la ricostruzione della scuola primaria a Torchiati. Nel frattempo, è stato accettato il progetto di fattibilità sul recupero della scuola secondaria di primo grado nella medesima frazione. Allo stesso tempo, il sindaco ha esultato per l’arrivo in Municipio, proprio ieri mattina, di ulteriori decreti per progetti finanziati. Altro aspetto toccato nella serata, questa volta da Elena De Piano, è stata l’importante riduzione del carico fiscale, che ha portato l’ente a porsi in una fascia medio-bassa di contribuzione. La donna ha invitato i presenti, per rendersi conto del cambiamento, di confrontare quanto avessero pagato come tassa sulla nettezza urbana nel 2013 e nel 2018. (C.S.)