Walter Duncan pittore della casa reale inglese
CONVEGNO STORICO-ARTISTICO – SABATO 24FEBBRAIO 2018 ORE 17,30
PALAZZO VESCOVILE
Gli Amici del MdAO organizzano il Convegno Storico-artistico: “Walter Duncan pittore della casa reale inglese”, che si tiene sabato 24 febbraio 2018 alle ore 17,30 presso l’aula del presbiterio del Palazzo Vescovile di Avellino sito in Piazza Libertà al civico 19. L’evento culturale è realizzato per celebrare i 170 anni della nascita pittore della casa reale inglese.
Salutano: Prof.ssa Elvira Preziosi, Dott. Carlo Crescitelli, Dott. Franco Iannaccone, MaestroFrancesco Roselli, Dott. Pasquale Luca Nacca, Dott. Eleuterio Tomaselli, Sac. Don Gerardo Capaldo.
Tiene la relazione il Prof. Stefano ORGA (critico d’arte) con una presentazione sul tema “Walter Duncan pittore della casa reale inglese”.
Il convegnoèmoderato dallaProf.ssa Rosanna MANIGLIA.
L’evento artistico culturale è organizzato dagli Amici del MdAO (circolo culturale) con la collaborazione del MdAO – Museo d’arte, dall’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali della Diocesi di Avellino e dell’“Associazione Culturale ACO”.
Per informazioni: mdao@libero.it.
Walter Duncan nacque a Londra nel 1848 dall’artista Edward (1803-1882) e da Berthia Huggins, figlia del pittore britannico William John Huggins (1781-1845).
Sin da giovane fu attratto dal disegno e dell’arte, infatti inizialmente collaborò con il padre, disegnatore e pittore Edward Duncan. Successivamente ha studiato arte al British Museum e allaHeatherley School of Fine Art e ha frequentato un apprendistato di sette anni presso la Royal Academy of Arts. Come il padre è stato eletto membro del “Royal Society of Watercolours” di Londra nel 1874.
Nel 1871 sposò Harriet Charlott Florence Pigott Condy (1846-1880), dopo la morte della moglie si sposò con la figlia di un ufficiale di istanza nelle province del Nord-Ovest dell’India.
Per un periodo ha vissuto nella contea del Surrey, e per qualche anno in India.
Si spense a Richmond, sobborgo di Londra, nel 1932. (Beatrice Donatella Gigli A.)
