Domani si ferma il termovalorizzatore di Acerra. I sindaci tremano per l’emergenza rifiuti. Nel Baianese si riunisce l’Unione dei Comuni

Domani si ferma il termovalorizzatore di Acerra. I sindaci tremano per lemergenza rifiuti. Nel Baianese si riunisce lUnione dei Comuni

 Domani ci sarà il tanto preannunciato stop al termovalorizzatore di Acerra per procedere alla sua manutenzioe. L’irpinia è pronta a fare la sua parte nella gestione dell’emergenza rifiuti in Campania che durerà dai 35 ai 60 giorni.

Come concordato a palazzo Santa Lucia nei giorni scorsi, lo Stir di Pianodardine accoglierà 3000 ecoballe. In giornata il presidente della Provincia Domenico Biancardi, con apposita ordinanza, autorizza il deposito temporaneo della frazione secca tritovagliata della raccolta differenziata dei rifiuti nello stabilimento del nucleo industriale. Via libera solo alle ecoballe prodotte in provincia di Avellino.  E non si dovrà andare oltre i due mesi, “altrimenti – aggiunge Biancardi – potremmo avere problemi.

Intanto c’è preoccupazione in bassa Irpinia per i cattivi odori provenienti dallo Stir di Tufino che secondo alcuni, tra cui l’ex sindaco di Sperone Salvatore Alaia, è pronto ad accogliere parte delle ecoballe che non potranno essere smaltite ad Acerra. Questa sera è stata convocata per le 18,30,  dal presidente  dell’Unione dei Comuni del Baianese, Enrico Montanaro, la riunione intercomunale  che dovrà decidere delle azioni da intraprendere in caso in cui l’aumento dei cattivi odori provenienti dallo Stir confinante dovesse aumentare. Una cosa è certa, inizia da domani con la chiusura del termovalorizzatore di Acerra un delicato percorso per gestire i rifiuti in Campania.