Festa dei Gigli: nasce a Nola la pizza….iola. Il nuovo piatto dello chef Valentino Buonincontri in onore del “rito delle varre”

Festa dei Gigli: nasce a Nola la pizza….iola.  Il nuovo piatto dello chef Valentino Buonincontri in onore del “rito delle varre”

Gigli e tradizione: il binomio perfetto anche a tavola. Da sempre la secolare Festa dei Gigli in onore di San Paolino viene associata al gusto con l’irresistibile “ragù del cullatore”, da abbinare ai ziti spezzati. Questo piatto, infatti, da sempre rappresenta il rito gastronomico di una kermesse che non conosce tempo né spazio e che, proprio nella specificità, trova la sua massima connotazione. E a proposito di tavola e gusto, ecco la novità 2018. Ad idearla è il giovane, ma già noto chef, Valentino Buonincontri che ha pensato bene di creare, in occasione di questo giugno, un piatto innovativo, ma veloce, che rispecchi i canoni della Festa. A gioire saranno soprattutto i tanti appassionati della pizza. Da pochi giorni, infatti, al Bertie’s Bistrot di via Dei Mille a Nola è nata la pizza…iola, un impasto fragrante di pizza condito con un saporito sugo di pomodoro e origano, ricoperto da un delicato carpaccio di manzo. L’idea richiama, come spiega Valentino, il rito dell’attaccatura delle “varre” che, da tradizione, si consuma alle prime luci dell’alba del sabato antecedente la ballata. Un rito sacro per i cullatori che richiede un’alta concentrazione e che termina al mattino gustando carne alla pizzaiola. Un buon auspicio ma anche una irrinunciabile voglia di conservare e preservare le radici della Festa.

“Ho appreso di questa tradizione e ho voluto  attualizzarla adeguanadola ai tempi moderni, proponendo un piatto alternativo, gustoso e veloce, che mi auguro possa piacere ed essere un giorno annoverato nel “menù” della Festa – spiega Valentino Buonincontri – Lo abbiamo sperimentato ed è già richiesto soprattutto dai giovani a cui piace osare non rinunciando comunque ai sapori”.

E chissà che magari già quest’anno, in occasione del rito delle varre, qualche paranzaro non decida di adottarlo in segno di buon auspicio.