FORINO : Quando interessi privati diventano patti politici che valgono la vittoria

FORINO : Quando interessi privati diventano patti politici che valgono la vittoria

Siamo ormai prossimi  alle elezioni  amministrative comunali e pare che tra nomi e smentite alcuna lista abbia ancora i numeri idonei per presentarsi alla competizione. Stiamo, però, già assistendo ad una sorta di campagna elettorale anticipata, profusa di veleni, di allusioni, di congetture. Tutto ciò, volgendo lo sguardo sulla terra dei sette colli, ci consegna solo vergogna e degrado. Un paese dove la pulizia urbana urbana è diventata un optional,  dove strade e monumenti riversano nel più totale abbandono,dove ci sono edifici scolastici che dolono sullo stato della loro sicurezza strutturale. Un paese che in un popoloso quartiere quale quello di Casaldamato riesce a far soffrire la sete ai propri cittadini per acqua non potabile, che con il decoro urbano fa a cazzotti anzi i loro studenti che si recano ad Avellino per studio, che non gli garantisce un umano rifugio con pensiline che colano acqua quando piove da tutti i punti. Un paese che non ha strutture di sviluppo giovanile quali un auditorium, campetti di calcio o calcetto, un centro sociale una biblioteca comunale che la passata amministrazione ha davvero avuto capacita’ di distruggere chiudendola, dove si consegna a privati appezzamenti di suo territorio sottratti coattivamente al tempo del terremoto ed ora diventati spianate di altrui interessi. Dove i residenti della frazione Celzi finiscano sotto acqua, dove gli ultimi corposi stanziamenti regionali sono stati spesi alla carlona senza alcuna risoluzione del problema. Un paese che corre il rischio di essere deturpato con l’installazione di un gassificatore nella frazione Celzi e di un sito di compostaggio a Valle Ficucella,  dove non offre servizi al cittadino mentre le tasse locali sono aumentate negli ultimi tre anni del 40%. Insomma, Forino è un paese rovinato da chi è pronto a ripresentarsi nelle prossime elezioni per completare “l’opera” e che hanno messo in ginocchio questa terra ormai assoldata a spregiudicati interessi di pochi e non di un’intera comunità. DANIELE BIONDI.