FORZA ITALIA, RUBINACCIO: DISASTRO AMMINISTRATIVE, SIBILIA SI DIMETTA. E LANCIA GIAQUINTO

FORZA ITALIA, RUBINACCIO: DISASTRO AMMINISTRATIVE, SIBILIA SI DIMETTA. E LANCIA GIAQUINTO

«Da mesi stiamo invocando un cambio di passo, un’inversione di tendenza, ma la risposta è stata quella di mummificare il partito e diventare l’unica città chiamate alle urne il 10 giugno in cui il centrodestra non arriverà al ballottaggio». E’ l’ennesimo grido di allarme che l’esponente del centrodestra Giuseppe Rubinaccio lancia, questa volta dopo la debacle delle liste alle amministrative della città capoluogo. «La sconfitta è stata così pesante che è sotto gli occhi di tutti. E scoraggia i tanti militanti e simpatizzanti che credono in una formazione moderata, liberale e cattolica. Un disastro che parte da lontano. Come dimenticare la sconfitta delle Regionali, quella per una manciata di voti, che non ha insegnato nulla alla dirigenza provinciale. Tanto che, invece di dare spazio a tutte le sensibilità del partito in occasione delle politiche si è preferito arroccarsi in un discorso oligarchico e limitato al cerchio magico del coordinatore Cosimo Sibilia. La storia si è ripetuta alle amministrative con una sconfitta totale, un centrodestra che non supera neanche il dieci per cento dei voti. Mentre nei comuni della provincia, senza alcun appoggio da parte della dirigenza provinciale, molti candidati che si sentivano con il cuore vicini a Forza Italia e al centrodestra hanno avuto un’importante affermazione. Questo deve fare riflettere sulla necessità di una rivoluzione che parta dalla base, senza più verticismi dannosi e inconcludenti. Il fallimento non si limita solo a Cosimo Sibilia ma anche a quanti ne hanno sostenuto o tollerato senza alcun intervento le iniziative (poche per la verità e quasi tutte disastrose). Un partito liberale, che ha valori di difesa dei cittadini, ha perso la sua empatia con la comunità. Questo accade quando chi, come Sibilia, ha deciso di non stare vicino al territorio sondandone e perorandone le cause. Attivando quello spazio democratico e politico attivo, quello che molto spesso viene negato alle nostre classe dirigenti. Voglio ricordare che non si può avere concentrate in un’unica persona le cariche di parlamentare, presidente nazionale della Lega Dilettanti, coordinatore provinciale, anche per una questione di semplice disponibilità ad ascoltare il territorio e soprattutto garantendo la presenza al fianco di quadri dirigenti e amministratori». Per questo c’è anche una proposta operativa: «Serve un coordinatore provinciale che insieme ad una segreteria operativa (cosa che oggi ad Avellino neanche fisicamente è presente) e degna di autorevolezza e competenza, sia vicina ai territori e ne intercetti le istanze di tutti coloro che si riconoscono nell’ambito del centrodestra e di Forza Italia. Anche perché, in tutti questi anni di governo targato De Luca , benché la Regione Campania abbia sempre penalizzato la provincia di Avellino e ignorato alcuni gravi problemi del territorio, non ho mai visto o sentito un appunto alla gestione del Partito Democratico da parte di Sibilia. C’è bisogno di rinnovare totalmente, spero che questo messaggio non passi inosservato e penso di poter individuare nella figura di Girolamo Giaquinto, uno degli amministratori più votati alle ultime provinciali, quella giusta per stare più vicino agli amministratori e ai militanti di tutta la provincia di Avellino».