Giornate FAI di Primavera 2018: 24 e 25 marzo mille luoghi d’arte aperti al pubblico. Ecco quali

Giornate FAI di Primavera 2018: 24 e 25 marzo mille luoghi d’arte aperti al pubblico. Ecco quali

Torna, sabato 24 e domenica 25 marzo, l’appuntamento promosso dal Fondo Ambiente Italiano: oltre un migliaio, tra palazzi storici, giardini, chiese e monumenti solitamente inacessibili, i siti culturali che apriranno le loro porte al pubblico, per un weekend all’insegna dell’arte e della storia, alla scoperta delle bellezze ‘nascoste’ del Belpaese.

Diventato ormai un appuntamento tra i più attesi dell’anno, le Giornate FAI di Primavera (il 24 e il 25 marzo 2018) è l’evento che il Fondo Ambiente Italiano dedica alla (ri)scoperta del patrimonio storico, artistico e paesaggisto più ‘nascosto’ del Belpaese. Tutte le Regioni, infatti, apriranno in via eccezionale alcuni dei loro siti d’arte più importanti, contribuendo alla salvaguardia del tesoro italiano ‘meno frequentato’ e sostenendo al contempo anche il FAI (l’accesso ad ogni luogo, infatti, prevede un contributo facoltativo, preferibilmente tra i 2 e i 5 euro). Ma quali sono i luoghi più importanti che, in via eccezionale, si potranno visitare durante le Giornate FAI di Primavera 2018? Eccoli brevemente, da Milano a Roma, passando per il Veneto, la Campania e l’Emilia Romagna.

Il viaggio attraverso le bellezze ‘nascoste’ del Belpaese, promosso dalle Giornate FAI di Primavera 2018, prosegue a Napoli con l’apertura straordinaria del Museo e Archivio Storico del Teatro di San Carlo, di Palazzo Reale, dell’Accademia Aeronautica e del Museo di Posillipo che, costruito alla fine dell’Ottocento e poi adibito a monumento funebre per i caduti delle Guerre Mondiali, è tra gli esempi più affascinanti di architettura egizia in Italia. Tante, naturalmente, le località campane che aderiscono all’iniziativa, dal Parco Archeologico di Cuma (qui sopra), al Castello Medievale di Guardia Sanframonti in provincia di Benevento (per l’elenco completo dei siti d’arte aperti in Campania, cliccare qui).