Inaugurata la summer school in nome del Principe Taglio del nastro, nel palazzo Pisapia, per l’iniziativa dal titolo “Carlo Gesualdo tra Rinascimento e Barocco. Percorsi internazionali di studi letterari, storici e artistici”

Inaugurata la summer school in nome del Principe  Taglio del nastro, nel palazzo Pisapia, per l’iniziativa dal titolo “Carlo Gesualdo tra Rinascimento e Barocco. Percorsi internazionali di studi letterari, storici e artistici”

Inaugurata la summer school in nome del Principe  Taglio del nastro, nel palazzo Pisapia, per l’iniziativa dal titolo “Carlo Gesualdo tra Rinascimento e Barocco. Percorsi internazionali di studi letterari, storici e artistici”È stata ufficialmente inaugurata, questa mattina, nel Palazzo Pisapia, la summer school dal titolo “Carlo Gesualdo tra Rinascimento e Barocco. Percorsi internazionali di studi letterari, storici e artistici” ideata dalla Fondazione Carlo Gesualdo in accordo con l’Istituto Italiano di Studi Gesualdiani sotto il patrocinio scientifico del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Salerno. «Si tratta della prima e unica summer school al mondo su Carlo Gesualdo» ha precisato Carlo Santoli, ricercatore dell’Università di Salerno, nonché coordinatore scientifico dell’iniziativa. «È bello constatare che nei nostri territori ci sono effervescenze culturali che qualificano l’intera Provincia» ha esordito il consigliere provinciale Franco Di Cecilia con delega alla Cultura che ha portato i saluti del Presidente Domenico Biancardi. «In quanto rappresentante istituzionale della Provincia ritengo importante apprezzare e sollecitare queste opere di divulgazione artistica e culturale. Mi complimento per il taglio e la qualità dell’iniziativa» ha aggiunto Di Cecilia.

Inaugurata la summer school in nome del Principe  Taglio del nastro, nel palazzo Pisapia, per l’iniziativa dal titolo “Carlo Gesualdo tra Rinascimento e Barocco. Percorsi internazionali di studi letterari, storici e artistici”«Questo evento porterà certo dei frutti. Puntiamo molto sulla cultura» ha detto il Sindaco di Gesualdo Edgardo Pesiri. «Gesualdo, come città della musica, irpina, va valorizzata in una prospettiva mondiale. Ringrazio la Provincia di Avellino, nella persona del suo presidente Domenico Biancardi, per aver investito circa 6 milioni di euro per il recupero del castello, simbolo di questa città e del suo patrimonio culturale». Ai saluti istituzionali si sono aggiunti quelli della Direttrice del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno Rosa Maria Grillo e del Presidente del Centro Studi sull’Ars Nova Italiana del Trecento di Certaldo Rino Caputo che hanno sottolineato l’importanza di dare il giusto rilievo all’energia multidisciplinare che si dispiega intorno alla musica di Carlo Gesualdo. Nella summer school ci sarà spazio, in pratica, anche per la letteratura e per l’arte.

Presenti, all’inaugurazione, il presidente dell’Istituto Italiano di Studi Gesualdiani Raffaele Fulchini e i suoi componenti. Ad assistere al taglio del nastro virtuale anche il Capitano Domenico Signa della Compagnia di Mirabella Eclano, il sindaco di Frigento Carmine Ciullo, il direttore del Museo Irpino Flavio Petroccione, il presidente della Pro loco Raffaele Savignano, oltre a cultori e appassionati della materia. La prima giornata di studio, che è proseguita fino a sera, ha avuto inizio con la relazione di Dinko Fabris, musicologo di fama internazionale e Direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Studi Gesualdiani, che ha sfatato alcuni equivoci che, nel corso degli anni, sono stati alimentati intorno alla figura del Principe madrigalista. In primis l’assunto che Carlo Gesualdo sia stato un anticipatore delle avanguardie del Novecento. «In realtà – ha spiegato Fabris – la musica di Carlo è perfettamente in linea con le regole del suo tempo». «Siamo, piuttosto, di fronte a combinazioni inusuali di ritmi e colori, a una capacità di cambiare le cose all’interno di un sistema di regole» ha precisato il noto musicologo. Al di là delle regole contrappuntiste tutto sommato rispettate, la rivoluzione di Carlo Gesualdo sta nell’essere stato un abile compositore e una figura capace di costituire misteri e coinvolgere energie contrastanti, durevoli nel tempo.

L’iniziativa gode di numerosi patrocini: Provincia di Avellino, Comune di Gesualdo, Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, Fondazione Carlo Gesualdo. Nasce, inoltre, con il patrocinio e in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici – Università di Salerno – e in collaborazione con il Centro Studi sull’Ars Nova Italiana del Trecento di Certaldo (FI).