Infornate di “comandati” in Consiglio regionale. Stop a parentopoli e familismi senza concorsi”

Infornate di “comandati” in Consiglio regionale.  Stop a parentopoli e familismi senza concorsi”

Infornate di “comandati” in Consiglio regionale. Borrelli: “Qualsiasi procedura dovrà avvenire nel rispetto della legge. Stop a parentopoli e familismi senza concorsi”

“Né come consigliere, né come capogruppo, sono stato informato circa imminenti procedure di mobilità di personale, né tanto meno considero credibili, perché contro la vigente normativa, le ‘infornate’ che comprendano anche dipendenti di società partecipate dalla Regione”. Così il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli sull’articolo apparso su “Il Mattino” circa il collocamento di del personale “comandato”, proveniente da società partecipate, all’interno dell’ente. “Qualsiasi provvedimento in materia di organizzazione del personale e di eventuali procedure di mobilità, deve avvenire con il pieno coinvolgimento e la condivisione dei sindacati e delle forze politiche presenti in Consiglio regionale, partendo dalla valorizzazione del personale di ruolo per finire – se necessaria – alla mobilità nel rispetto della legge con procedure improntate alla massima trasparenza e pubblicità. Sono fermamente contrario ad ogni sistema di parentopoli e familismo. Chi non ha vinto un concorso non può far parte della pubblica amministrazione”.