IRPINIA. Fismic 2018: bilancio di un anno difficile

IRPINIA. Fismic 2018: bilancio di un anno difficile

Riunione straordinaria questa mattina della Segreteria Provinciale per un’analisi approfondita dell’attività sindacale svolta nel 2018 in Irpinia e per tracciare le linee guida che vedranno impegnata tutta l’organizzazione nel 2019.

E’ stato un anno molto travagliato, esordisce il Segretario Provinciale Giuseppe Zaolino, il mondo metalmeccanico Irpino si è aggrappato alle tre grandi fabbriche del territorio (Fca-Denso – Ema ) per bilanciare la  perdita di posti di lavoro, causati dalla chiusura di alcune piccole aziende.

La vertenza  simbolo del 2018 è stata IIA, a giugno sembrava prossimo al rilancio con 100 lavoratori in fabbrica ed un programma che prevedeva il raddoppio delle presenze entro la fine dell’anno, poi la crisi finanziaria e le strumentalizzazioni politiche hanno portato la società ad  un passo dal fallimento ed il passaggio da Del Rosso ai turchi di Karsan .

Adesso si prospetta solo una lunga cassa integrazione (10 gennaio a Roma per  l’accordo) senza programmi produttivi.

Sono state fatte tante discussioni anche sul futuro dei 1800 lavoratori di Fca di Pratola Serra.

La presentazione a Torino del piano industriale di fine novembre ha ridato speranza al futuro della fabbrica più grande dell’Irpinia, rispondendo a tutti quelli che ne avevano già decretato la chiusura.

Il 2019 continua Zaolino, sarà l’anno dell’Alta Irpinia ,unica zona industriale interessata a progetti di sviluppo in grado di generare 350 nuovi posti di lavoro .

Sirpress di Nusco e Ema/Poema di Morra De Sanctis diventeranno le locomotive dell’Alta Irpinia , favorendo anche la crescita dell’indotto e dell’ artigianato locale.

La vera sfida ,conclude Zaolino, è fermare l’emigrazione dei giovani e lo si fa creando nuovi posti di lavoro e non  le chiacchiere contrapposte  dei partiti politici.

Noi come Fismic continueremo a batterci per far crescere la cultura partecipativa .

Al sud il lavoro si difende solo facendo squadra tra imprese, lavoratori e sindacato.