Janara: l’horror sulle streghe girato in provincia di Benevento, tra curiosità e leggende

Janara: lhorror sulle streghe girato in provincia di Benevento, tra curiosità e leggende

Un horror made in Italy di tutto rispetto. Girato nel paese di San Lupo, in provincia di Benevento, riprende superstizioni e leggende che noi conosciamo bene: quelle delle janare, le streghe della Campania perseguitate durante l’Inquisizione, i cui aneddoti sopravvivevano in molti paesi solo fino a qualche decennio fa e che in alcune zone rurali sopravvivono addirittura ancora oggi.

Il film, del 2015, è disponibile sulla piattaforma Amazon Prime Video, gratuita per i clienti Amazon Prime, che gli sta dando una notevole visibilità che prima non aveva avuto, provenendo da una produzione indipendente.

Solitamente raffigurate nel fare dei sabba intorno a un noce, le janare, le streghe di Benevento, inizialmente sembra che fossero, almeno in molti casi, delle donne che ancora conservavano le antiche tradizioni pagane. Il nome potrebbe infatti derivare da Diana, “dianare“, cioé devote alla dea Diana, oppure dal latino ianua, che vuol dire porta, probabilmente poiché entravano attraverso la porta di casa (e in qualche modo ciò è connesso anche al dio Giano, che presiedeva le porte).

Tra le tante storie che si raccontano su di esse, una di queste è che durante la notte facessero le trecce ai cavalli, in particolare agli esemplari femmina. La mia stessa nonna – originaria di Vallata (AV), classe 1927 – raccontava che una mattina, quando era bambina, si svegliò e trovo’, sue testuali parole, la cavalla con la criniera ricoperta di trecce e per liberarla dalla maledizione (altrimenti sarebbe morta, l’animale era stato affatturato) dovettero lasciare dei soldi – praticamente una tassa – a delle persone che vennero da loro per conto della janara. Così la cavalla rimase fresca e in salute, solo che dovettero tagliarle tutta la criniera, poiché le trecce erano impossibili da sciogliere.

Questa è solo una delle tante storie che si raccontano al riguardo, ma tra le più comuni e che quindi comprendeva piccole estorsioni di denaro. Come possiamo osservare, la superstizione delle janare quindi è diffusa non solo a Benevento, ma molto anche in Irpinia e in parte della provincia di Caserta. Anche se quando si pensa alle streghe di solito si pensa sempre a Benevento, complice il famoso liquore Strega e gli omonimi torroncini, che di certo non hanno questo nome per caso (eppure la tradizione del torrone, così come quella delle janare, è presente anche in Irpinia, basti pensare ad Ospedaletto d’Alpinolo e Mercogliano: si tratta di territori molto simili)

Pare che si trattasse di streghe particolarmente abili nel perdere tempo: infatti non solo avevano la pazienza di intrecciare la criniera ai cavalli, ma anche di contare i grani di sale. Un modo di scacciarle perciò è lasciare dinanzi alla finestra o la porta di casa una bacinella con del sale, così che la strega, costretta a contarli, perda tempo fino all’alba. Alla luce del sole la janara poi non è più pericolosa.

Molti di questi aneddoti sono raccontati nel film, così insieme ad alcune formule tipiche per fermare le streghe. Il regista è Roberto Bontà Polito, napoletano, e che dà luogo a una pellicola ben fatta, sia nelle inquadrature che nella recitazione. Il film proviene da una produzione indipendente, Vargo.

La trama si incentra su una giovane coppia che è costretta a ritornare, da Roma, al paese di San Lupo per questioni di eredità. Marta, la protagonista, è incinta. La storia è molto verosimile, cosa rara per un horror – che spesso risultano semplici prodotti di cassetta fatti di trame fotocopia – e questo non può che convincere il pubblico di essere di fronte a una buona pellicola, per giunta anche italiana.
La scelta dei volti è indovinata, che hanno un’aria “locale”, l’unica pecca forse è su alcuni nomi che non rispettano la tradizione campana. Le atmosfere del paese sono esattamente quelle che si respirano andando a fare una passeggiata da quelle parti in un giorno dal cielo coperto. Nella storia, Marta, avendo litigato con la sorella, manca a San Lupo da anni. La protagonista, interpretata da Laura Sinceri, all’inizio potrebbe lasciare perplessi (Marta appare dall’animo buono, forse fin troppo), ma alla fine del film ha assolutamente spiegazione, risultando perfetta. Molto interessante anche il personaggio del giovane prete italo-americano Andrea,interpretato da Gianni Capaldi. Un attore scozzese poco noto in Italia ma che in realtà ha lavorato al fianco di personaggi come Danny Trejo (Machete) e che ha sicuramente dato il tocco di classe al film.

Inoltre la pellicola è ispirata ad una storia vera: quella di una donna accusata di essere una janara e che fu bruciata incinta, poiché portava in grembo il bambino di un uomo che non voleva riconoscere il figlio.

Quindi San Lupo non è stato scelto per caso. Troviamo lì una località chiamata Torrente delle Janare con un ponte di pietra, detto Ponte delle Streghe.

Per me il paese era noto invece per un altro motivo: da lì partì un’insurrezione di anarchici, che ispirati da Bakunin, non accettavano il giovane regno d’Italia e che guidati da Carlo Cafiero e Errico Malatesta, prima presero posizione della Taverna Jacobelli e poi giunsero al lago di Letino in Molise proclamando decaduto il re Vittorio Emanuele. Qui l’esercito italiano fermò la rivolta. Un sentiero trekking ripropone oggi il percorso degli anarchici, attraversando i territori di San Lupo, Cerreto Sannita, Pontelandolfo, Morcone, Pietraroja, Cusano Mutri, Piedimonte Matese, S.Gregorio Matese, Letino e Gallo.

Ma le riprese del film sono girate in parte anche nel vicino paese di Guardia Sanframondi.

In realtà, molte leggende vogliono che i sabba delle janare si facessero sulle sponde del fiume Sabato, che ricordiamo nascere sull’Accellica e percorrere paesi come Tufo, Altalvilla Irpina, Pratola e poi conferire nel Calore nei pressi di Benevento.
Il noce era considerato una pianta magica, il cui frutto ricorda un cervello e che perciò per associazione veniva usato anche per curare il mal di testa.

Molto azzeccata anche nella colonna sonora del film, alla fine, la canzone cantata da Eugenio Bennato e Pietra Montecorvino, “E’ na janara” – in cui chiaramente la compagna di Bennato interpreta una janara (e sott’o noc e Beneviento / i’ so’ janara e nisciuno s’avvicina / pecché pe’ tutta a notte i song na regina) e che nel videoclip ufficiale mostra alcune scene del film. Nella canzone si insiste in particolare su “ferro e acciaio” e sui capelli. Erano considerati infatti il punto debole delle janare, per prenderle occorreva afferrarle per i capelli, e quando la janara avrebbe chiesto: “che tieni in mano?”bisognava rispondere “ferro e acciaio” per annientarla, mentre rispondendo la semplice verità, “capelli”, la strega si sarebbe divincolata come un’anguilla e fuggita via. Ma ricordiamo che anche nella sua famosa canzone “Ritmo di contrabbando”, Eugenio Bennato citava le janare (è il mio cuore che sta volando/per andare all’appuntamento/con i diavoli del flamenco/con le streghe di Benevento).

Un’ultima curiosità che mi sento in dovere di riportare è che un’altra località interessante legata alle janare è il porticciolo di Gianola nella Riviera di Ulisse, a Formia, in provincia di Latina. Siamo fuori dalla Campania, ma l’influenza delle streghe si sente ancora. Nei pressi del porto, dedicato al dio Giano, vi è infatti una grotta detta delle janare, perché pare fosse frequentata dalle streghe. In realtà, si tratta di una scala sotterranea di collegamento tra gli ambienti della villa di Mamurra, generale romano che si era lì stabilito intorno al 50 a.C. e che negli anni successivi fu confusa con una grotta a causa del terreno caduto e della vegetazione.

Valentina Guerriero

e sott’o noc e Beneviento / i’ so’ janara e nisciuno s’avvicina / pecché pe’ tutta a notte i song na regina
(Pietra Montecorvino, E’ na Janara)

«Unguento unguento
portami al noce di Benevento
sopra l’acqua e sopra il vento
e sopra ogni altro maltempo.»

Janara: lhorror sulle streghe girato in provincia di Benevento, tra curiosità e leggende

Fonti:

Terre dei Sanniti: http://www.terredeisanniti.com/index.php?p=-3&id=45
VargoFilm: https://www.youtube.com/watch?v=ANH2-nEllUE&ab_channel=VargoFilm