La Cgil in campo per sostenere gli artigiani Fiordellisi (Cgil Avellino): «Subito aiuti per barbieri, parrucchieri estetiste e tutte le attività artigiane»

La Cgil in campo per sostenere gli artigiani Fiordellisi (Cgil Avellino): «Subito aiuti per barbieri, parrucchieri estetiste e tutte le attività artigiane»

In seguito all’ordinanza regionale con la quale il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha disposto la chiusura, su tutto il territorio regionale, di barbieri, parrucchieri e centri estetici fino al 3 aprile, l’Ebac Campania ricorda che anche queste categorie rientrano tra le imprese dell’Artigianato e che, se in regola con i versamenti dei contributi, possono accedere, per tutelare il reddito ai propri dipendenti, allo speciale fondo stanziato per l’emergenza coronavirus, che mette a disposizione un sostegno economico per chi è stato costretto a fermare la propria attività.
Per avere tutte le informazioni e il supporto in merito alla possibilità di accedere ad un aiuto economico previsto dal Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato per i danni a causa del coronavirus i dipendenti possono contattare la Cgil Avellino.
«Infatti – afferma Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil irpina – in questi giorni di emergenza sono tante le piccole attività, commerciali in particolare, che stanno licenziando. Tutti coloro che ci chiamano non versano al fondo bilaterali terziario/commercio Ebiter o dell’artigianato Ebac. I consulenti, superficialmente, per far risparmiare qualcosa creano danni maggiori come in questo caso di crisi: eppure il versamento è obbligatorio dal gennaio 2007 e oggi potevano avere sollievo».
«Chiediamo – prosegue Fiordellisi – a tutte le imprese piccole e grandi di attivare tutte le procedure possibili di tutela per i lavoratori, ma anche per loro, ci sono tante piccole attività che hanno deciso di impeto licenziamenti, si può con strumenti alternativi tutelare l’impresa e i lavoratori tipo l’adesione agli enti bilaterali specie nell’artigianato e nel commercio.  Serve senso di responsabilità da parte delle associazioni datoriali di questi settori per far sviluppare buone pratiche come l’adesione agli enti bilaterali».
«Questa crisi del coronavirus – conclude il segretario generale della Cgil irpina – nel dramma, potrebbe essere la svolta per rilanciare l’azione degli enti bilaterali che nel Sud, in Campania, sono stati sempre bistrattati mentre in situazioni di criticità o per migliorare la professionalità dei dipendenti sono una formidabile risorsa e tutela, basta volerlo».
L’Ebac è una libera associazione senza fini di lucro costituita ai sensi dell’Accordo interconfederale nazionale del 21 luglio 1988 e regionale del 12 marzo 1991 dalle organizzazioni artigiane e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori allo scopo di garantire interventi a favore delle imprese artigiane e dei loro dipendenti in momenti di difficoltà economica e produttiva.
In Campania si registrano cadute dell’attività produttiva, riduzioni di posti di lavoro, difficoltà per le imprese a realizzare innovazioni, insufficienze di servizi, arretratezza delle infrastrutture, assenza di sostegni mirati alla assunzione per le aziende artigiane; per questo, attraverso l’Ebac e tutte le organizzazioni artigiane e sindacali confederali di categoria intendono impegnarsi insieme per favorire lo sviluppo dell’Artigianato e con esso promuovere il lavoro produttivo e l’occupazione.
Ufficio stampa e comunicazione 
Cgil Avellino