La festa della donna ai tempi del Coronavirus

La festa della donna ai tempi del Coronavirus

Ogni anno l’8 Marzo ricorre la giornata internazionale della donna, per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, che le discriminazioni e le violenze di cui purtroppo ancora oggi è soggetto la donna. L’8 Marzo è la giornata del riscatto della dignità femminile, ricordando quel tragico evento in cui trovarono la morte molte operaie, che protestavano per le loro condizioni di vita. Da allora e per molto tempo le donne hanno lottato sempre per ottenere dei diritti pari a quelli degli uomini. Infatti, oggi, nella nostra cultura civilizzata, la donna occupa molti lavori pari a quelli degli uomini: piloti di aerei, dirigenti, di grandi aziende, ministeri politici. In alcuni paesi del terzo mondo la donna vive ancora in condizione di totale sottomissione e in molti altri che, pure si dicono sviluppati, c’è ancora molta discriminazione. Essa è considerata come un oggetto sessuale, come mezzo sublime per stimolare i consumi e come oggetto di violenza nelle mura domestiche, perché l’uomo non accetta di vederla alla pari. Ciò è ingiusto e disumano ed è necessario che le Istituzioni mettano fine a tali tragedie, riconoscendo alle donne pari dignità. La donna è un essere speciale, creata per dare vita ad un sistema biologico nel mondo complesso e intricato e come tale non va maltrattata e offesa, ma rispettata e compresa per il suo ruolo ufficiale e difficile da svolgere nell’ambito familiare e sociale. Quest’anno 2020, purtroppo per il contagio del “Coronavirus” non ci saranno i festeggiamenti di massa ma solo all’interno della propria famiglia. (Pasquale Iannucci)