LA GRANDE TESTIMONIANZA DI FRANCESCO VITIELLO SUL MONDO LGBT

LA GRANDE TESTIMONIANZA DI FRANCESCO VITIELLO SUL MONDO LGBT

(Riceviamo e pubblichiamo). Caro Direttore, prima della pausa estiva,  in Parlamento si stava discutendo e si continua a discutere sul disegno di legge Zan- Scalfarotto, sulla quale ho ampiamente dibattuto nel video-intervista trasmesso proprio da Bassa Irpinia, che minerebbe in modo grave i principi della nostra Carta Costituzionale, in particolare le varie libertà tutelate nella Parte dei Diritti Fondamentali della Persona. Su questo argomento molto spinoso, vorrei segnalare la commovente e importante testimonianza di Francesco Vitiello, giovane di Scafati di 27 anni, il quale ha deciso di divulgare la sua storia, affinchè possa essere di monito per tutti sulla realtà degli ambienti omosessualisti e sull’Onnipotenza di Dio, capace di rialzare chiunque dalla fogna del peccato, se si risponde con coraggio, fede e onesta’ alla sua Grazia, che non abbandona nessuno: “Ero gay, facevo coming out, ma Gesù mi ha salvato.  Era da molto tempo che volevo parlare di quando ebbi una crisi d’identità e ritenfo che adesso è arrivato il momento giusto per raccontare la mia storia. I problemi li ho avuti già all’età di 16 anni, quando fui ricoverato in psichiatria, ma all’età di 18 anni (ora ne ho 27), sono stato travolto da tanti pensieri negativi, avevo avuto un’infanzia difficile perché non riuscivo ad integrarmi con gli altri e molte volte venivo allontanato, preso in giro e spesso per difendermi usavo le mani. Poi un giorno mi sono detto che ero omosessuale e che addirittura ero del sesso opposto. Frequentai varie amicizie  nel mondo della  sinistra e tra gli omosessuali. Sono andato anche diverse volte con uomini, finché sentii dentro di me il desiderio di salvarmi l’anima, di andare in chiesa, di conoscere la verità e la purezza. Cosi mi recai per la prima volta al santuario della Madonna dei Bagni, gestito da frati francescani. Mi andai a confessare, mi pentii di aver  praticato sesso contro natura che, secondo il catechismo di San Pio X mai abrogato, grida vendetta al cospetto di Dio e cosi cambiò la mia vita. Conobbi prima la messa di Paolo VI e con il passare del tempo iniziai a frequentare la messa tridentina, leggendo molte notizie su quest’ultima su diversi siti cattolici tradizionalisti come Radio Spada. Oggi vi posso dire che l’omosessualità è una malattia, che il gender è un’ ideologia e che i gay pride sono atti osceni. Io, da ex omosessuale, vi invito a convertirvi e a lasciare il mondo arcobaleno che è servo del sistema anticlericale e massonico. Pregate il santo rosario e non seguite la chiesa conciliare di Bergoglio, che sta portando le anime ad allontanarsi da Dio. Scegliete  gruppi tradizionalisti. La famiglia è sacra ed è formata da un uomo e una donna e i bambini non vanno adottati da coppie gay. Detto questo spero che la mia testimonianza possa suscitare tante conversioni, e  perché no? Anche tante vocazioni. FRANCESCO VITIELLO