La musica e l’influenza nelle nostre vite. É essa ad influenzare il nostro stato d’animo o il contrario?

La musica e l’influenza nelle nostre vite. É essa ad influenzare il nostro stato d’animo o il contrario?

di Sebastiano Gaglione

“Primo segno di un animo equilibrato è la capacità di starsene tranquilli in un posto e in compagnia di se stessi.”

Lo diceva Lucio Anneo Seneca. Questo pensiero del grande filosofo latino, è breve quanto significativo: starsene da soli non è di certo da tutti, ma se si riuscisse davvero in quest’ardua impresa, allora, in automatico, sarebbe più naturale per noi, non esser influenzati da ciò che ci circonda: d’altronde da cosa potrebbe farsi influenzare un animo che è circondato pressoché dal nulla?

Ed è questo il punto: in una società come quella in cui ci ritroviamo a vivere, in cui la caoticità è diventata il motore che alimenta le nostre vite e in cui si vive sempre più a stretto contatto con gli altri (tramite i vari social network), è inutile negare che dinnanzi a ciò che, per l’appunto, ci circonda, il nostro stato d’animo risenta di questo rumore, piacevole (positivo) o fastidioso (negativo) che sia e non poco.
A tal proposito, una domanda su tutte sorge spontanea.
Ebbene: è la musica ad influenzare il nostro stato d’animo o effettivamente siamo noi a scegliere una determinata canzone in base a come ci sentiamo in quel determinato momento della nostra vita?

A volte si ha la sensazione, l’impressione che siamo noi a scegliere e farci influenzare, permeare dalla musica, anche se a pensarci bene, capita che ad avere una forza straordinaria e dirompente, sia la musica in sé a prescindere dal nostro stato d’animo. Quindi non esiste una risposta sovrana, assoluta, ma la verità si trova in medias res.

La musica è una forma d’arte e come tutte le forme d’arte suscita in ognuno di noi, sfumature emotive altalenanti e a dir poco contrastanti.
Volendo restare nel campo semantico del termine, essa è da individuare come espressione, nonché valvola di sfogo di artisti che cercano di esprimere ciò che provano. Poco importa poi se la tematica dominante di tali avventure possa in qualche modo tramutarsi in una dedica alla persona amata, un insegnamento morale o perchè no, anche in un inno alla vita, o ancora, un caso di sensibilizzazione sociale verso una particolare vicenda e chi più ne ha, più ne metta; il tutto viene racchiuso nell’arte della canzone.
La figura del cantante può esser descritta, per sommi capi, come una sorta di poeta di ieri. Un poeta “volgare” dei giorni nostri.
Tante sono le canzoni perchè tante sono le situazioni e le emozioni che il lungo cammino della vita ha da offrirci.
La musica può essere porto sicuro dove rifugiarsi da una delusione di carattere personale, sociale, lavorativo, ma anche un’ottima compagna, trascinatrice di attimi gioiosi, giocosi e festivi di vita.

A volte, tuttavia, capita anche di ritrovarsi in una condizione d’animo tutto sommato stabile, ma all’improvviso ci si ritrova ad ascoltare alla radio, o nella nostra playlist, in quel preciso istante, una vecchia canzone che un tempo canticchiavamo da soli o in compagnia di una persona che non fa più parte della nostra vita.
La musica, tra le tante cose, può diventare, quindi, anche sinonimo, nonché emblema di un momento che ci ha reso felici, di un momento che non è più e che vorremmo, invece, ancora presente e vivo. Emozioni che, magari, qualche attimo prima di tale ascolto, non avremmo di certo provato, forse perchè impegnati a rincorrere questo fatidico caos.
In fin dei conti, la musica ci invita a pensare alla vita… alla propria vita.
Una vita che scorre talmente veloce che a volte sembra di non aver il tempo di girarci indietro e riflettere dove siamo arrivati.
Una vita che dovremmo rincorrere, ma che invece ci rincorre.
Certo è che la musica è forma d’arte e come tale è immortale.
La musica rimane nel tempo, proprio come i momenti che hanno contribuito a formarci, rendendoci ciò che siamo oggi.
Dopotutto, la musica è anche di più: a volte è quella chiave d’accesso che ci permette di riaprire un vecchio cassetto, il “cassetto del passato” di cui avevamo anche dimenticato l’esistenza, ma che è rimasto sempre lì, essendo esso inamovibile.

La musica non smetterà mai di esistere e di accompagnare i vari tempi e le varie parti di quel film chiamato vita di cui ognuno è regista e protagonista, fungendone da colonna sonora.
D’altronde, lo stesso Cicerone affermava che “una vita senza musica è come un corpo senz’anima”.

ANDREA GUERRIERO