La strage sull’A16, Letta ringrazia il sindaco di Monteforte. E De Stefano scrive alla sua comunità

La strage sullA16, Letta ringrazia il sindaco di Monteforte. E De Stefano scrive alla sua comunità

La strage sullA16, Letta ringrazia il sindaco di Monteforte. E De Stefano scrive alla sua comunitàIl sindaco di Monteforte Irpino, Antonio De Stefano, abbracciato in segno di affetto, di stima e di gratitudine dal premier Enrico Letta nel corso dei funerali tenutisi a Pozzuoli delle vittime dell’incidente sul viadotto dell’autostrada, ha scritto una lettera alla sua comunità per estendere i ringraziamenti ricevuti.

“Cari Concittadini, sono trascorse poche ore da quello che sarà ricordato come il più tragico incidente mortale occorso sull’autostrada A16, che sento il dovere di estendervi il ringraziamento del Sindaco di Pozzuoli. Oggi alla fine del vibrante rito funebre celebrato all’interno del palasport di Pozzuoli, il Sindaco Figliolia, con voce rotta dalla commozione per un triste evento che non sarebbe mai dovuto accadere, ha ringraziato la comunità di Monteforte Irpino, ringraziamento cui si è associato un lungo applauso dei cittadini Puteolani presenti. Quegli attimi mi sono parsi infiniti ed hanno rievocato nella mia mente immagini strazianti che scorrevano inesorabilmente come foto di un film che pensavo di aver visto una sola volta nella mia vita in occasione del Terremoto dell’Irpinia. Sensazioni di immenso dolore e commozione, che ti prendono alla gola, ti spezzano il fiato come la notizia dell’ incredibile incidente mortale che mi ha raggiunto poco prima delle nove di sera del 28 luglio. Sono momenti nei quali la disperazione cede il passo alla speranza di strappare vite umane alla morte, momenti in cui in modo freddo e razionale devi far partire la macchina dei soccorsi. In breve tempo la macchina dei soccorsi aveva già raggiunto il luogo del tremendo impatto con la presenza sul territorio degli uomini del 118, dei Vigili del Fuoco di Avellino, della Croce Rossa Italiana, della Misericordia , delle Forze dell’Ordine, coadiuvati dal personale di Vigilanza dell’Amministrazione Comunale e di tanti semplici volontari nostri concittadini. I Vigili del Fuoco e il personale del 118, sprezzanti del pericolo e con spirito di abnegazione, si sono gettati nella vegetazione e tra le lamiere del bus per trarre in salvo più vite umane dirottandole presso gli ospedali di Nola, Napoli ed Avellino. Con grande senso di umanità e forte senso di pietà hanno ricomposto i corpi straziati adagiandoli sul manto stradale e, in seguito, depositandoli nelle bare. In Monteforte Irpino, Assessori e consiglieri comunali, con la gente comune, semplici volontari, organizzavano il centro di prima accoglienza e la camera ardente presso la locale palestra dell’ IC Aurigemma,, attrezzando un’ infermeria con annessa farmacia da campo, un centro di ricovero e di ristoro che hanno funzionato per l’intera notte e per il giorno successivo. In questa catena umana non si distinguevano né generali né semplici soldati ma tanti cittadini con un unico comune denominatore l’amore e la carità verso il prossimo. Quell’amore, speranza e carità che il nostro parroco Don Antonio Testa ha saputo trasmettere nell’immediatezza ai parenti delle vittime, trovando per ciascuno di loro parole di conforto e di fede, soprattutto per chi ha perso ogni affetto in quel tragico incidente. E nel frattempo, in silenzio , come in un ordinata , silenziosa, laboriosa ed instancabile comunità di formiche, ognuno di voi in relazione alle proprie possibilità ha dato il suo contributo: dalle parole di conforto, all’acqua e generi di prima necessità, fino a occuparsi di donare una degna sepoltura alle vittime come hanno fatto Giordano e Benevento e la ditta Morena Fiori che non hanno chiesto alcunché donando i loro servizi, alla intera struttura comunale che ha lavorato senza soluzione di continuità. Tutto fino a quell’ultimo interminabile applauso che ha accompagnato le 38 bare per il loro ultimo viaggio all’imbrunire della sera come accade nell’eterna contrapposizione tra il giorno e la notte. Ognuno ha saputo muoversi costruendo il mosaico più bello che questa comunità ha vissuto in quest’ultimo ventennio: il mosaico della solidarietà e dell’amore, il mosaico che sapremo conservare gelosamente e tramandare alle future generazioni come sintesi di virtù e di valori mai sopiti, mosaico di cui andremo orgogliosi. Così come sono orgoglioso di Voi, di sentirmi Sindaco di questa Comunità, cittadino come Voi di questa splendida realtà nella quale sono cresciuto e che ho amato giorno per giorno, comunità forte, fondata sui valori della famiglia e dell’appartenenza, ma soprattutto della solidarietà. Grazie a tutti voi di cuore”.