LAURO. Giudice di Pace, arrestato cancelliere, secondo l’accusa applicava false marche sugli atti giudiziari

LAURO. Giudice di Pace, arrestato cancelliere, secondo laccusa applicava false marche sugli atti giudiziari

E’ finito agli arresti domiciliari un cancelliere dell’Ufficio del Giudice di Pace di Lauro (all’epoca dei fatti contestati in servizio presso l’ufficio giudiziario lauretano), per falsificazione di monete e spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate e di falsificazione di bolli. Questa la pesante accusa che lo ha portato agli arresti domiciliari. I militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Avellino hanno eseguito questa mattina l’ordinanza di custodia cautelare, nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica.  Secondo gli inquirenti, in particolare, veniva documentato come, nel biennio 2012-2014, abusando delle proprie mansioni di cancelliere addetto alla ricezione delle note d’iscrizione a ruolo delle controversie depositate dagli avvocati presso l’ufficio giudiziario, al momento del deposito degli atti, richiedeva ai legali di non incollare i contrassegni sulle istanze da depositare e, successivamente, applicava valori bollati alterati o contraffatti sulle medesime istanze difensive. In seguito, provvedeva alla vendita dei valori bollati regolari di cui si era indebitamente appropriato.

Nel corso delle articolate attività info-investigative si procedeva, preliminarmente, ad individuare ed estrapolare le note di iscrizione a ruolo abbinate ai valori contraffatti o alterati, rispetto alle centinaia di note regolari giacenti presso l’Ufficio giudiziario interessato, grazie anche agli accertamenti tecnici svolti dalla Polizia Scientifica di Napoli.

Tale mirato approfondimento consentiva, infatti, di attribuire all’arrestato di aver utilizzato 231 valori bollati falsi, di cui 167 alterati, nell’importo o nel numero identificativo, e 64 totalmente contraffatti.

La contestuale analisi della documentazione acquisita, operata dai finanzieri, permetteva, altresì, di rilevare come i contrassegni falsificati, utilizzati dal pubblico ufficiale infedele, recassero:
– importi superiori rispetto a quello prescritto per legge in considerazione del valore della controversia;
– codici identificativi identici per note di iscrizione relative a giudizi civili depositate da patrocinatori diversi;
– date notevolmente antecedenti a quella della nota di iscrizione o, addirittura, date successive a quelle delle note di iscrizione.
Il valore complessivo dei valori bollati attributi alle condotte illecite contestate al cancelliere, sottoposto agli arresti, ammonta ad euro 23.976,00, inerenti a 150 procedimenti civili.