Marzano di Nola, fervono i preparativi per la IX ediz. de “Il Nocciolo e Le strade dei Forni”

Marzano di Nola, fervono i preparativi per la IX ediz. de “Il Nocciolo e Le strade dei Forni”

Marzano di Nola, fervono i preparativi per la IX ediz. de “Il Nocciolo e Le strade dei Forni”L’Amministrazione comunale di Marzano, guidata dal dr. Greco Trifone ha confermato anche per quest’anno, in sinergia con Regione Campania nell’ambito del Piano Strategico Regionale “Terre Antiche del Nocciolo”, l’itinerario enogastronomico turistico “Il Nocciolo e Le strade dei Forni” ; questo progetto per la valorizzazione del Nocciolo, giunto alla IX edizione, si svolgerà il 28 settembre p.v. dalle ore 19.00 e sarà organizzato quantomeno per l’intera durata del mandato dell’attuale Amministrazione.
Di anno in anno la kermesse va incrementandosi sempre di più, ed anche quest’anno all’interno del percorso, che comprenderà l’intero Centro Storico, si potranno degustare le delizie delle antiche ricette contadine a base di Nocciolo ed inoltre all’interno della serata ci saranno mostre, fiere, eventi, corteo storico, antichi mestieri, degustazione di prodotti tipici locali, espositori, artisti da strada, musica, spettacolo, musei contadini, arte e artigianato e tanto altro ancora a Marzano di Nola presso il centro storico il nocciolo e le strade dei forni organizzato dal comune di Marzano di Nola non mancate vi aspettiamo in numerosi
Il Sindaco Greco nel ringraziare quanti collaborano per organizzare l’evento ha tenuto a precisare alla stampa “l’importanza di questa di rassegna enogastronomica, che si rinnova di anno in anno, arricchendosi di sempre nuovi elementi e di nuove attrazioni e che per tanto è convinto che l’evento sarà capace di chiamare una grande partecipazione a questa vetrina dei nostri prodotti tipici, fra cui il nocciolo degustato nelle antiche ricette contadine”.

Obiettivi del progetto ”Il Nocciolo e le Strade dei Forni”
Tale progetto è diretto a portare a nuova vita alcuni piccoli spazi presenti nei vari centri urbani che vanno a costituire il Vallo di Lauro, a far rivivere tradizioni e rapporti socio – culturali che un tempo erano parte della vita quotidiana dei cittadini che popolano tali centri e a far conoscere i sapori dei prodotti che caratterizzano questi luoghi.
In passato il cortile con le sue componenti quali il forno, la scala e il lavatoio non era solo un luogo di aggregazione dove si svolgevano alcuni lavori quotidiani ma era anche il luogo ove si tramandavano tradizioni, dove il nonno seduto sulle scale del cortile raccontava ai più giovani le storie e le tradizioni del passato.
L’atto della panificazione non era solo una necessità per il sostentamento di ogni persona sul piano alimentare ma diventava quasi una cerimonia; ogni famiglia preparava il proprio pane e mentre esso lievitava si preparava il forno per la cottura; pronto il forno e lievitato il pane, dopo aver imposto un segno di riconoscimento sui singoli pezzi, una famiglia alla volta infornava il proprio pane e mentre esso cuoceva le donne scambiavano chiacchiere ed opinioni .
Poi c’erano le feste tradizionali; il Natale, la Pasqua le feste patronali, durante le quali i forni servivano per cuocere i dolci tradizionali e le stradine si popolavano di profumi e di aromi tipici.
Dalle “passeggiate” di studio fatte nei singoli centri viene fuori una triste realtà: quei luoghi un tempo così vivi e vissuti giorno per giorno ormai sono solo depositi di robaccia e di spazzature, un luogo di passaggio dove le persone raramente si fermano a scambiare una opinione e che hanno perso quasi totalmente la loro identità di spazio che in passato è stato proprio motivo della loro nascita; inoltre solo in sporadici casi abbiamo trovato forni ancora utilizzati e dalle domande rivolte alle persone che abitano in quei luoghi è venuta fuori una forte volontà di far rivivere di nuovo quegli spazi.
Per cui obiettivo finale di questo progetto è :
– far rivivere questi piccoli angoli di architettura rurale che caratterizzano i singoli centri;
– riportare alla mente dei cittadini che li vivono le tradizioni quasi perse;
– risvegliare il senso di comunità che da tempo si è assopito ed è stato sopraffatto dall’individualismo che un tempo era un fattore negativo riguardante le grandi città e non piccoli centri come questi che caratterizzano il Vallo di Lauro;
– far conoscere le risorse agricole e i prodotti che caratterizzano questi luoghi