Migranti, Italia e Malta negano acque territoriali a nave Ong. Lifeline: “Scioccati da Salvini, Germania scandalosa”

Migranti, Italia e Malta negano acque territoriali a nave Ong. Lifeline: Scioccati da Salvini, Germania scandalosa

La denuncia di Open Arms: “Siamo una nave europea come la sua bandiera. Italia e Malta ci negano l’accesso”. Nuovo interrogatorio per il comandante della Lifeline, libero ma obbligato a rimanere a Malta. Anche la Norvegia si fa avanti per ospitare i profughi

La guerra alle navi delle Ong anche senza migranti a bordo. Dopo Malta anche l’Italia nega l’accesso alle acque territoriali alla Open Arms, la nave della spagnola Proactiva Open Arms che continua la sua missione nel Mediterraneo ma che da giorni non effettua alcun soccorso. Già nei giorni scorsi il governo de La Valletta aveva negato all’imbarcazione di entrare in porto per il rifornimento costringendo la Ong a noleggiare una piccola imbarcazione a terra per portare il carburante e i viveri alla nave fuori dalle acque territoriali maltesi. Adesso anche l’Italia ha inibito l’accesso al suo mare alla Open Arms. Ne dà notizia la stessa Ong con un tweet: “Italia e Malta negano l’accesso alle loro acque alla nave #OpenArms una barca umanitaria che ha salvato più di 5.000 vite in 1 anno sotto il coordinamento della Guardia costiera, che è stata liberata dalla magistratura italiana, e il cui equipaggio è europeo, come la sua bandiera”.

Un provvedimento senza precedenti che segna una nuova streta nella messa al bando delle navi umanitarie con l’evidente intento di non metterle più in condizione di operare in zona di ricerca e soccorso. Ieri Malta ha persino negato il rifornimento di carburante all’aereo di Pilotes Volontaires, l’Ong dell’aria che da qualche settimana aiuta nell’individuazione dall’alto dei gommoni in difficoltà. Nei giorni scorsi, un’altra nave umanitaria, la Aquarius di Sos Mediterranèe si è vista negare l’accesso in acque maltesi ed è stata costretta a fare rotta fino a Marsiglia per effettuare rifornimento e cambio di equipaggio.

A Malta intanto prosegue l’inchiesta giudiziaria nei confronti del comandante della Lifeline che ieri ha potuto finalmente sbarcare i 234 migranti che aveva a bordo da sei giorni e che verranno ripartiti tra nove paesi europei, agli otto di ieri si è aggiunta oggi la Norvegia. Il comandante questa mattina è tornato negli uffici di Polizia per un nuovo interrogatorio. E’ libero ma non ha il permesso di lasciare Malta. Secondo fonti citate dal Times of Malta dovrebbe essere rilasciato dietro cauzione, mentre la nave dell’ong tedesca rimane sotto sequestro. Gli altri componenti dell’equipaggio sono tutti liberi, non sono stati denunciati.