Montefalcione, arriva il “Villaggio Croce Rossa”: la CRI incontra genitori e alunni

Montefalcione, arriva il “Villaggio Croce Rossa”: la CRI incontra genitori e alunni

Montefalcione, arriva il “Villaggio Croce Rossa”: la CRI incontra genitori e alunniAlle ore 09.30 di stamane la palestra comunale si è illuminata di sorrisi, nonostante il maltempo che imperversa sulla provincia in questi giorni. Oggi per tutta l’Irpinia è un giorno dedicato alla memoria: il 33simo anniversario di quel tragico terremoto che nel 1980 ha martoriato Avellino e tutti i paesini del circondario. Un vero disastro che la popolazione e le autorità stesse non erano preparate ad affrontare. Da allora ne è passata tanta di acqua sotto i ponti, e la Croce Rossa è una delle tante realtà che ha fatto tesoro dell’esperienza per migliorare le proprie competenze in tema di protezione civile e riduzione del rischio. Oggi, la Croce Rossa scende di nuovo in campo, con una nuova iniziativa, dedicata ai bambini e alle loro famiglie: il “Villaggio Croce Rossa”. Organizzato grazie ad un accordo con l’amministrazione comunale e con l’Istituto scolastico locale, vede impegnato tutto il gruppo CRI di Montefalcione che, all’interno della palestra comunale, mostrerà ai presenti, con video, dimostrazioni e presentazioni tutte le attività che l’Associazione porta avanti a livello locale, nazionale ed internazionale. “Un occasione per farci conoscere e soprattutto per dimostrare che le nostre competenze non sono limitate ai soli servizi sanitari – afferma la Presidente Provinciale Sabata Venezia – La Croce Rossa ha tra i suoi compiti quelli di sensibilizzare  la popolazione e, in un giorno così particolare per l’Irpinia, non solo ci stringiamo in un abbraccio a tutti i familiari delle vittime e a chi, in quei tragici minuti, ha perduto tutto, ma vogliamo fare qualcosa di più: essere positivi e propositivi. Il nostro percorso parte dall’educazione e dalla corretta informazione e noi ci impegniamo a fornirla con queste attività rivolte ai giovani, ma anche alle loro famiglie. Perché se non è possibile evitare che certe tragedie non si ripetano mai più, è però possibile ridurre i rischi e sapere come comportarsi in caso di pericolo”.