MONTEFORTE. L’assessore all’Urbanistica si dimette poco prima della firma del preliminare del Puc

MONTEFORTE. L’assessore all’Urbanistica si dimette poco prima della firma del preliminare del Puc

Le dimissioni dell’Assessore all’urbanistica, Carla Famiglietti, fatte passare volutamente in sordina, sono arrivate lunedì 29 gennaio 2018, proprio a pochi giorni dalla firma del preliminare del PUC.

Le motivazioni prodotte fanno riferimento a “impegni personali e lavorativi”.

Premettiamo che relativamente agli imprevisti personali non possiamo che augurare all’Assessore di superare qualsiasi ostacolo non appartenente alla sfera politica.

E’ per noi inaccettabile, al contrario, qualsiasi motivazione connessa a impegni lavorativi, poiché se si accetta la delega all’urbanistica nel momento storico in cui si procede alla redazione del nuovo PUC, atto importantissimo che delinea il futuro del territorio nel medio-lungo periodo, ci si assume una notevole responsabilità che in alcun modo può essere scaricata a metà strada.

Un’altra lettura del caso è, invece, riconducibile ad un’ulteriore frattura in maggioranza, arrivata proprio quando mancava poco alla fase di firma e approvazione del preliminare del PUC (con annesse responsabilità politiche), mascherata con motivazioni personali per il semplice motivo di non voler entrare in polemiche locali di una comunità a cui l’Assessore non appartiene e sottrarsi così alla macchina del fango, che nel mentre è in azione per ledere la credibilità del neo gruppo consiliare “Sarà Bella”.

Nel frattempo la maggioranza corre ai ripari e molto probabilmente a sedere sulla poltrona rimasta scoperta sarà un fedelissimo del Sindaco, magari della stessa formazione politica del primo cittadino.

Tale scelta andrebbe a rafforzare il muro di difesa, che già da tempo si sta erigendo nel tentativo di salvare il salvabile, ma che ha rafforzato nella stessa maggioranza la “sindrome del castello assediato”, con un Sindaco divenuto ormai il capo assoluto, però, di un castello di carte che perde pezzi.

A questo punto, tanto premesso, verrebbe meno il criterio con cui sono stati scelti gli altri assessori: il numero dei voti (indice della “volontà del popolo” come avrebbe detto il Sindaco soltanto un anno fa).

Infatti, se le competenze sono il criterio più appropriato nella scelta dell’organo esecutivo, lo sono sempre e comunque e non soltanto quando è funzionale al raggiungimento di un nuovo equilibrio interno alla maggioranza. Lo stesso criterio, ad esempio,  si sarebbe quindi dovuto adottare anche nella scelta dell’Assessore al Bilancio, altro settore nevralgico della macchina amministrativa, puntando magari su un esperto del settore (anche esterno) e non su chi rispetto al settore economico-finanziario ha al massimo la competenza dell’addetto al registratore di cassa.

Ebbene, nel caso in cui dovessero essere fatte, in questo modo, per l’ennesima volta le scarpe al consigliere Assunta Airola (la più votata dopo l’Arch. Famiglietti), da poco ritornata in “casa Pd”, si metterebbe di fatto fuori dall’esecutivo una delle formazioni politiche che sostiene l’attuale maggioranza, il Partito Democratico, che nel frattempo resta immerso nel “silenzio assordante” sotto la guida del vice sindaco della Bella e della Segretaria di Circolo, nonché nipote diretta del Sindaco Giordano.

A prescindere, quindi, dalle motivazioni prodotte dall’ormai ex Assessore Famiglietti, il quadro pare essere destinato ad evolvere negativamente.

Nell’attesa che l’Assessore dimissionario produca un bilancio politico del suo impegno in questo primo frangente di consiliatura, evidenziando le linee guida che ha prodotto per indirizzare il processo di formazione del redigendo PUC, non possiamo che rimarcare la nostra volontà di andare avanti nel nostro ruolo di garanti nell’interesse della comunità, lontani da una maggioranza che non ci appartiene e da una minoranza che appare fin troppo silente e accomodante.           Il Gruppo Consiliare “Sarà Bella”