Napoli: il Comandante della Legione Carabinieri “Campania” premia 49 militari conferendo loro l’Encomio

Napoli: il Comandante della Legione Carabinieri “Campania” premia 49 militari conferendo loro l’Encomio

Questa mattina, nel la Caserma “Salvo D’Acquisto” sede del Comando Legione Carabinieri “Campania”, ha avuto luogo la cerimonia per la consegna di riconoscimenti da parte del Comandante della Legione, Generale di Brigata Mario CINQUE, a 49 militari dell’Arma che si sono maggiormente distinti in recenti operazioni di servizio e in atti di eccezionale rilevanza.
L’Encomio Semplice del Comandante della Legione è stato conferito al Cap. Michele CENTOLA, all’App. Gianluca GRANDONE e al Car.Sc. Pasquale MARFELLA che a Napoli e provincia, tra marzo e giugno 2016, hanno partecipato a complesse e prolungate indagini conclusesi con la cattura di un pericoloso latitante ed il deferimento di due fiancheggiatori;
al Mar. Magg. Bruno SERIO, al Mar. Magg. Sergio CHIRICHELLA, al Mar. Capo Gino Paoli PORRINO, al Mar. Magg. Salvatore CATAPANO, al Mar. Ca. Antonio GALLO, al Mar. Magg. Francesco FURIOSO, al Mar. Ca. Ferdinando NOCERINO e all’App. Sc. Elio ZIVERI che, tra giugno 2014-giugno 2016, in Boscoreale (NA) e nel territorio nazionale partecipavano a complesse indagini nei confronti di una pericolosa organizzazione camorristica dedita, tra l’altro, all’importazione e al traffico di sostanze stupefacenti in tutto il territorio nazionale. L’operazione ha portato all’esecuzione di 15 provvedimenti restrittivi ed al sequestro di beni mobili ed immobili per un valore complessivo di circa 7 milioni di euro;
all’App.Sc. Gianluca ANDRETTI che il 25 ottobre 2016 a Torre del Greco, libero dal servizio, ha soccorso una donna colta da una crisi respiratoria dopo essere stata spintonata da due ladri in fuga, praticandole una manovra per la liberazione delle vie respiratorie;
al Mar.Ca. Angelo DISANTO, al Mar. Ord. Ferdinando GENTILE, al Brig. Ca. Francesco CIMMINO, al V.Brig. Carlo TOTARO, all’App. Sc. Gennaro CARICCHIA e all’App. Sc.Mario MARTONE che, tra il gennaio 2009 e il luglio 2016 a Ercolano (NA), hanno portato avanti complesse indagini su sodalizi camorristici contrapposti responsabili di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco, estorsione, sequestro di persona e ricettazione. L’operazione si è conclusa con l’esecuzione di 23 provvedimenti restrittivi ed il sequestro di un ingente quantitativo di armi e munizioni da guerra;
al V. Brig. Luigi DE VIVO che il 20 maggio 2016, libero dal servizio, è intervenuto a Sant’Antonio Abate (NA) per trarre in salvo una donna che aveva scavalcato il parapetto di un viadotto, riuscendo ad afferrarla per un braccio evitando che si lanciasse nel vuoto;
all’App.Sc. Saverio D’ONOFRIO e all’App.Sc. Giuseppe LA SALANDRA, che il 29 luglio 2016, a Napoli, dopo avere appreso che nei pressi della stazione ferroviaria una persona armata di pistola stava minacciando numerosi viaggiatori, dopo un tentativo di negoziazione non fruttuoso hanno ingaggiavano violenta colluttazione con il malintenzionato riuscendo a disarmarlo ed a trarlo in arresto;
al Magg. Alessandro DE VICO, al Lgt. Maurizio RACITI, al Lgt. Edmondo COSENTINO, al Mar. Magg. Ennio LOMBARDI, al Brig. Giuseppe IORIO e all’App. Sc. Antonio VIVONE che tra l’ottobre 2014 ed il febbraio 2017, nella Provincia di Salerno, hanno portato avanti un’indagine nei confronti di un gruppo criminale dedito al reclutamento, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, omicidio, violenza sessuale e rapina; l’operazione portò all’arresto di 11 persone e al deferimento di altre 6;
all’App.Sc. Angelo DI GIACOMO che a Salerno, tra il marzo 2015 e il giugno 2016, ha partecipato ad una indagine volta a svelare un sistema messo in essere da personale medico per eseguire interventi chirurgici avvalendosi di struttura ospedaliera pubblica percependo compensi indebiti. L’operazione terminò con l’arresto di due medici, un’infermiera e con la denuncia di altri due professionisti;
al Magg. Giovanni DE RISI, al Mar. Magg. Antonio BREVETTI, al Mar. Ca. Dario D’ERRICO, al V.Brig. Angelo TARTAGLIONE e all’App. Sc Claudio PAOLINO che, fra aprile e settembre 2016, nelle province di Caserta e Napoli hanno svolto una complessa indagine su un’associazione per delinquere composta da imprenditori, amministratori e dirigenti pubblici finalizzata alla corruzione, turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio, falso e truffa aggravata; 20 i provvedimenti restrittivi conseguenti agli accertamrnti;
al V.Brig. Nicola GUARINO che l’8 settembre 2016 a Cancello ed Arnone (CE), libero dal servizio, disarmato e in abiti civili, ha arrestato un soggetto sorpreso a coltivare piante di cannabis, sequestrando nel corso della successiva perquisizione domiciliare ulteriore stupefacente;
al Cap. Pasquale PUCA, al Ten. Luca D’ALESSANDRO, al Lgt. Luigi COLUCCI ed al Mar. Magg. Pompeo PISANO i quali tra il dicembre 2013 e l’ottobre 2016 a San Felice a Cancello (CE) hanno svolto un’articolata indagine su un sodalizio criminale dedito alla commissione di reati contro la pubblica amministrazione. L’operazione si concluse con l’esecuzione di 24 provvedimenti cautelari emessi a carico di amministratori locali, funzionari comunali ed imprenditori, nonché con il sequestro preventivo di immobili per 1,5 milioni di euro;
al Mar.Magg. Baldassarre NERO, al V.Brig. Marco DI BENEDETTO, all’App.Sc. Artibano TRIPPALDELLA e all’ App. Luciano IANNIELLO che, tra l’aprile 2014 ed il luglio 2016, in provincia di Caserta e territorio nazionale, hanno indagato su un sodalizio criminale dedito alle estorsioni e all’usura; al termine degli accertamenti furono 4 i provvedimenti restrittivi eseguiti, oltre al capo clan già detenuto per altra causa;
al Mar.Ca. Luigi DE SANTIS, al Mar.Ca. Gianluca PATI, al Mar. Ord. Emanuele SPIRITO, al Brig. Giulio CARLOMAGNO, al V.Brig. Alfredo DI LANDA e al V.Brig. Giacomo FUSARI che, tra luglio 2014 ed aprile 2016, nella provincia di Caserta e in altre località del territorio nazionale hanno portato avanti un’indagine nei confronti di un sodalizio criminale dedito a traffico di stupefacenti, rapine, estorsioni, riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione; l’operazione portò all’arresto in flagranza di 11 persone e all’esecuzione di 21 provvedimenti restrittivi.