NAPOLI – Lunedì di Capodimonte, dopodomani il quarto incontro

NAPOLI – Lunedì di Capodimonte, dopodomani il quarto incontro

Lunedì 18 marzo 2019, a partire dalle ore 16.30, presso la Sezione San Tommaso d’Aquino della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, a Napoli in viale Colli Aminei 2, avrà luogo il quarto appuntamento della rassegna ecumenica I lunedì di Capodimonte per l’unità dei cristiani. Il mistero di Gesù Cristo nella vita delle Chiese, ciclo d’incontri di formazione promosso dal Consiglio Regionale delle Chiese Cristiane della Campania con il supporto della stessa Facoltà Teologica, la collaborazione del Centro Studi Francescani per il dialogo interreligioso e le culture e il patrocinio della Conferenza Episcopale Campana.

Nata lo scorso anno per essere un laboratorio di dialogo e di unità, attraverso dibattiti, approfondimenti, lezioni frontali e seminari di ricerca, nella prospettiva della testimonianza comune, la rassegna I lunedì di Capodimonte propone quest’anno un ricco programma di formazione ecumenica incentrato sulla prassi ecclesiale delle singole Chiese e, in special modo, sulla vita sacramentale delle diverse comunità cristiane.

Dopo i primi tre incontri, dedicati ai temi del battesimo, dell’eucarestia e del ministero ordinato, l’incontro di lunedì prossimo, prendendo spunto da un passo della Lettera di Paolo agli Efesini («Questo mistero è grande» – Eb 5,8), vedrà un dibattito a 3 voci (una cattolica, una ortodossa e una protestante) sul tema Il Matrimonio come segno dell’amore di Cristo per la Chiesa: una lettura interconfessionale, nel quale saranno impegnati monsignor Salvatore Esposito (liturgista e docente presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale), la dottoressa Elisabetta Kalampouka Fimiani (rappresentante del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli) e la diacona Alessandra Trotta (Chiese metodiste di Napoli, Ponticelli e Portici).

Si tratta, dunque, di un appuntamento imperdibile non solo per i cristiani della città, ma per tutti coloro che, anche se non professano alcuna fede, credono nel valore del dialogo e della pace nella costruzione della società.