Natale senza camorra. A San Sebastiano al Vesuvio nasce la cittadella del Pane e della Legalità

Natale senza camorra. A San Sebastiano al Vesuvio nasce la cittadella del Pane e della Legalità

Natale senza camorra. A San Sebastiano al Vesuvio nasce la cittadella del Pane della Legalità dove prima c’era la super tenuta di una famiglia di camorristi. Europa Verde: “Con la cultura e la condivisione si combattono la criminalità ed il degrado sociale. Abbiamo proposto la realizzazione di biblioteche gratuite in strada su tutto il territorio come quella nata proprio davanti all’ex villa del boss”

A San Sebastiano al Vesuvio l’ex villa di un boss di camorra sarà trasformata, grazie ai fondi della Regione Campania, nella Cittadella del Pane e della legalità, un progetto fortemente voluto dal comune vesuviano, da Mimmo Filosa, presidente dell’Unipan, l’associazione regionale dei panificatori Campania, e dal Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli che insieme a Fiorella Zabatta, dell’esecutivo nazionale di Europa Verde ha effettuato un sopralluogo nell’area della villa sequestrata al boss.

“Insieme al Consigliere Borrelli abbiamo fatto tante battaglie contro il pane illegale ed i forni abusivi. Questo progetto ci permetterà di avvicinare i giovani al mondo della pacificazione e di mostrargli come pane e legalità debbano essere coniugati.  Qui i ragazzi impareranno un mestiere, un’arte, c’è bisogno di loro per risollevare le sorti della panificazione, duramente colpita dall’abusivismo e della illegalità.

La Villa sarà organizzata in 4 livelli: una scuola, un museo del pane, una sala congressi e una foresteria per i visitatori che vogliono immergersi nel mondo del pane del vesuviano. Abbiamo un progetto per l’immissione immediata dei ragazzi che impareranno il mestiere nel mondo del lavoro. Infatti i panificatori campani hanno enorme necessità di nuova mano d’opera“- spiega Filosa.

“Il nostro auspicio è di avere un Natale senza camorra in tutta la Campania come è avvenuto a San Sebastiano. Tutto questo rappresenta un risultato importantissimo raggiunto: da un bene sequestrato ai clan si creerà infatti una realtà per la rinascita e del territorio, si avvicineranno i giovani al mondo del lavoro e gli si inculcheranno i principi dell’onestà e della legalità. Finalmente la parte sana del territorio si riprenderà ciò che è suo, queste ville i camorristi se le comprano con i proventi della droga, delle estorsioni, con i soldi sporchi di sangue fatti sulla pelle delle persone, per questo ringraziamo l’amministrazione comunale a partire dal Sindaco Salvatore Sannino che ha sempre creduto in questo progetto portandolo avanti con tenacia e determinazione.”- dichiarano Borrelli e Zabatta, che poi concludono: E’  simbolico come all’esterno di questa villa appartenuta ad un boss qualcuno abbiamo deciso di installare un biblioteca gratuita , una vetrinetta in legno, dalla quale chiunque può prendere o lasciare un libro. Abbiamo proposto di estendere questo tipo di iniziative a Napoli e su tutto il territorio regionale un progetto di ‘libro sospeso’. Con la condivisione e la cultura si combattono la camorra ed il degrado sociale.”

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