Nocciola delle Langhe: arriva il parere favorevole dall’Europa

Nocciola delle Langhe: arriva il parere favorevole dallEuropa

Nocciola delle Langhe: arriva il parere favorevole dallEuropaPrende finalmente forma la possibilità di tutelare le nocciole delle Langhe attraverso un nuovo marchio di riconoscimento europeo. L’Europa infatti ha espresso parere favorevole, indicando quale dovrà essere l’iter burocratico da seguire.

Il percorso è stato presentato lo scorso 27 febbraio dai rappresentanti del Comitato promotore che si è insediato a fine novembre e riunisce tutte le istituzioni del territorio: il GAL Langhe e Roero che lo guida con il suo presidente, l’eurodeputato Alberto Cirio, l’Ente Fiera della Nocciola con il presidente Flavio Borgna, l’Unione Montana Alta Langa con il presidente Roberto Bodrito, l’Unione dei Comuni della Langa del Barolo con il presidente Roberto Passone e l’Associazione commercianti albesi con il presidente Giuliano Viglione. Presente anche il presidente della Provincia di Asti Marco Gabusi, in rappresentanza della Langa astigiana.

Si partirà con una menzione “delle Langhe” all’interno del disciplinare già esistente della Nocciola Piemonte IGP, per poi arrivare ad una nuova e autonoma IGP denominata “Nocciola delle Langhe”.

Un percorso portato avanti in collaborazione con il mondo dei produttori: a cominciare dal Consorzio IGP Piemonte che presenterà al Ministero all’Agricoltura la richiesta di modifica del disciplinare attuale per inserire la menzione “delle Langhe” per le nocciole prodotte in questa specifica area geografica. Il tutto sempre d’accordo e in stretto contatto con Confcooperative Asprocor e Ascopiemonte e le tre organizzazioni di categoria, Confagricoltura, Coldiretti e Cia.

Su 6.000 ettari di superficie coltivata a Nocciola Piemonte IGP, 4.500 sono nelle Langhe, quindi più del 75%. Senza considerare i produttori che non fanno parte dell’IGP attuale e che in futuro potranno scegliere di aderire alla nuova Indicazione Geografica. Il territorio di produzione della “Nocciola delle Langhe IGP” potrebbe superare i 5 mila ettari.

Fonte: www.targatocn.it