Nola, convegno sulla vivisezione

Nola, convegno sulla vivisezione

Nola, convegno sulla vivisezioneNOLA – Giovedì, 26 settembre alle ore 16:00, a Nola , presso il Palazzo di Giustizia, si terrà un convegno su di un tema molto dibattuto, soprattutto negli ultimi anni, la vivisezione o, come preferiscono i vivisettori, sperimentazione animale. Interverranno scienziati di fama internazionale, Candida Nastrucci, Susanna Penco e Massimo Tettamanti, i quali sono stati nominati componenti del comitato scientifico sui metodi alternativi alla sperimentazione animale, tavolo voluto dal Ministro della Salute.
Gli esperti affronteranno il tema evidenziando la fallacità del modello animale non essendo “predittivo” per l’uomo; evidenzieranno, quindi, che sperimentare su animali è dannoso per l’uomo, oltre che per gli animali stessi.

Va tenuto presente che in Italia la legge impone la previa sperimentazione su animali per la messa in commercio di farmaci; in oltre il 93% dei casi, i farmaci già sperimentati con successo su animali non saranno utili, ovvero saranno dannosi (anche mortali) nell’uomo.
Si parlerà della cronologia normativa (Tettamanti) in materia di sperimentazione animale, e della direttiva n. 63/2010 adottata dal Parlamento Europeo.
In particolare, la direttiva 63/2010 ha da un lato ribadito il concetto che l’animale è un essere senziente e va rispettato, dall’altro la possibilità di sacrificarlo. Ha però aggiunto una serie di attività che potranno compiersi su animali, fortemente criticate dagli scienziati contrari alla sperimentazione (ce ne sono in tutto il mondo) e dagli animalisti.
Ciò che è oggetto di contestazione è possibilità, per il vivisettore di decidere, autonomamente, di:

1. utilizzare lo stesso animale in più esperimenti anche se provocano intenso dolore, angoscia, sofferenza (art.16);
2. praticare l’aperture del torace, del cranio ed in generale intervenire chirurgicamente senza uso di anestesia e/o senza somministrazione di antidolorifici (art. 14);
3. imporre il nuoto forzato fino alla morte, utilizzare cani e gatti randagi, ed altro.
Contro la direttiva è in corso una raccolta firme “stop vivisection” promossa da “Equivita”, in Italia la segue l’on. Sonia Alfano, di cui si parlerà nel convegno, invitando la platea a firmare.
La direttiva 63/2010 sta per essere recepita definitivamente in Italia; la legge delega al governo è stata già adottata ed è al Governo per l’emanazione del decreto che dovrà avvenire entro il 3 dicembre.
All’esame del Governo ci sono istanze di chi è contrario alla vivisezione e cerca di alleggerire la portata della direttiva 63/2010 e quelle dei pro-test che vogliono libertà assoluta.
Naturalmente, i pro-tes sono appoggiati dal potere vero, dalle lobby del farmaco.