ORDINANZA SUPER SANTOS di Tiziana Tomeo

ORDINANZA SUPER SANTOS di Tiziana Tomeo

ORDINANZA SUPER SANTOS di Tiziana TomeoE’ la discussa ordinanza del “Super Santos”, o almeno con questa denominazione, superficiale e approssimativa sarà ricordata, ma in realtà è molto di più! E’ l’inizio di una scelta di civiltà della quale ormai da tempo non avevamo più memoria! Scrivo da libera cittadina, indipendente nel pensiero e nelle azioni, ed in questa veste ricordo di aver studiato, tra i pochi e forse gli ultimi, l’educazione civica; quell’ora settimanale dedicata alla disciplina in questione, era intensa e molto costruttiva, in quanto venivano descritti i nostri diritti, ma al contempo, anche quali fossero le regole da rispettare per garantirci  i primi. Proprio grazie a quegl’insegnamenti abbiamo appreso  i rudimenti della storia degli ordinamenti, quali fossero le forme di stato e le principali norme che li regolamentano; le regole alla base della civile convivenza tra le persone ed il rispetto per l’ambiente ed i beni pubblici. Si è appreso che l’ordinanza de qua sarebbe stata la conseguenza dei numerosi esposti dei cittadini esasperati; ebbene, pur abitando in una delle strade del centro e nonostante avessi avuto mille motivi di doglianze, non ho mai reclamato, consapevole che non avrei avuto riscontro, pertanto, non si può che plaudire ad una così pronta risposta che considero almeno riduttivo evocare come semplice “divieto all’uso del pallone”. E’ sotto gli occhi di tutti in quali condizioni versi il cosiddetto “salotto buono”: rifiuti  ovunque, strade sporche, muri imbrattati, skateboard’s utilizzati sui passamano di marmo e/o di ferro delle scale della galleria Mancini e di Via Mancini, sosta selvaggia a tutto discapito dei rispettosi e ligi residenti che ogni anno rinnovano il loro permesso per la sosta nelle zone di appartenenza, ma invano; per non parlare poi dei recenti casi di spaccio di stupefacenti (tra giovanissimi ed aventi come pusher minorenni). E’ sbagliato sostenere che i “problemi siano altri”; i problemi sono anche questi ed educare i propri figli a rispettare le regole non è mai un male, aiuta le generazioni prive di riferimenti a comprendere il rispetto per le cose, per il prossimo e soprattutto per le regole! Gli “altri problemi” evidentemente implicano più programmazione e cooperazione, mentre le scelte individuali e di responsabilità, prescindono dall’ampio contesto nel quale gli altri amministratori, saranno chiamati a svolgere i loro incarichi per salvaguardare e tutelare la res publica. Ci si augura che i miei concittadini si rendano conto che questa città è stata abbandonata a se stessa e nella desolazione totale per troppo tempo; anche se l’ “ordinanza del pallone” non è risolutiva, l’atto di amministrazione dovrebbe essere un chiaro segno di disciplina e civiltà, da accogliere positivamente e fiduciosamente. A prescindere dalle lentezze della formazione della giunta, il grande consenso ricevuto dal sindaco Foti, lo rende forte delle proprie scelte e libero da ogni “giogo”.