Pane a forma di svastica venduto nei supermercati Migros (naturalmente per sbaglio). Clienti scandalizzati. Lo Sportello dei diritti: “Propaganda del nazismo”.

Pane a forma di svastica venduto nei supermercati Migros (naturalmente per sbaglio). Clienti scandalizzati. Lo Sportello dei diritti: Propaganda del nazismo.

Pane a forma di svastica venduto nei supermercati Migros (naturalmente per sbaglio). Clienti scandalizzati. Lo Sportello dei diritti: “Propaganda del nazismo”.  

Gadget nazisti il mondo è pieno, e accendini, tazze, bottiglie e per finire manganelli sono diventati linfa vitale di un mondo sommerso ma tutt’altro che defunto, anzi, sempre più diffuso anche in virtù di un presunto “sdoganamento” storico. Ma quello che è successo ieri ai clienti dei supermercati Migros, lascia pensare che ci sia la volontà di rievocare il nefasto passato, addirittura su un prodotto di largo consumo giornaliero come il pane, sul quale però è ben visibile una sigla e un segno inequivocabile, la svastica nazista. E’ lo strano rinvenimento che ha sollevato una scia di polemiche tra i clienti per la presenza tra i banchi dei supermercati Migros di pane a forma di svastica. Pane dal sapore vagamente nazista in vendita alla Migros di San Gallo, naturalmente per sbaglio: il pane del mese, che avrebbe dovuto avere la forma della ruota di una girandola, ha assunto i contorni di una croce uncinata. A comprare il prodotto è stato uno studente zurighese, che ha fatto scoppiare il caso. Le lamentele sono divenute poi proteste virali dei consumatori Interpellato dai media, il portavoce di Migros Ostchweiz, Andreas Bühler, ha ammesso che le foto mostrano un prodotto che non è in linea con quello propagandato su internet come pane del mese e che la forma può essere effettivamente confusa con il simbolo del Terzo Reich. L’addetto stampa, ha fatto sapere che saranno effettuati controlli presso la panetteria aziendale affinché il pane torni ad assumere la forma originariamente prevista. La Migros, si è scusata per questo errore: «Ci dispiace tantissimo se qualcuno è rimasto turbato». Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che da anni si batte anche contro ogni tipo di rievocazione dei due regimi che hanno determinato un passato nefasto per la storia europea e mondiale, ritiene inammissibili errori del genere e invita gli esercenti a prestare sempre la massima attenzioni ai prodotti venduti, perchè comunque è intollerabile qualsiasi forma di rievocazione del male.