Presidio Protezione Civile di Lauro in comadato all’ASL. L’affondo di Peppe Rubinaccio

Presidio Protezione Civile di Lauro in comadato allASL. Laffondo di Peppe Rubinaccio

Oggetto legislativo N. 1 gennaio 2018 articolo 13 comma 1, Cessione in Comodato d’uso gratuito di parte del Presidio di Lauro all’ASL di Avellino. Propone e la Giunta in conformità e a voto, unanime Delibera per motivi precedentemente formulati e che si intendono qui riportati integralmente, di dare indirizzo che venga disposta la cessione in comodato d’uso gratuito da parte del Presidio Territoriale sito c/o Area PIP del Comune di Lauro all’ASL di Avellino per un periodo di dieci Anni, eventualmente prorogabili come da stralcio planimetrico trasmesso.

Con una nota Prot. N. 20895 del 12/07/2019/ in quanto struttura operativa del servizio nazionale della protezione Civile, specificatamente individuata all’articolo 13/ comma 1 del Decreto legislativo N1 2 Gennaio 2018 codice della protezione Civile .

L’affondo di Giuseppe Rubinaccio: «Siamo difronte all’ennesima schizofrenia di una regione che invece di tutelare e salvaguardare il territorio dalle catastrofe naturale e ambientale pensa di destinare parte di questa struttura all’ASL di Avellino. Questi presidi della Protezione Civile partoriscono e sono degli avamposto per servizi di tutela ambientale e territoriale, visto che i nostri territori sono vittime di ferite gravi da alluvioni e calamità idrogeologiche. La regione Campania dà parte di questa struttura in comodato d uso per dieci anni all’ASL di Avellino, una delibera che ha due pesi e due misure. Asl di Avellino è proprietaria di un intero immobile che oggi versa del degrado abbandono e incuria da diversi anni, una vera e propria cattedrale nel deserto parco degli Ulivi. Si pensa a collegare l’Asl di Avellino in strutture che dovrebbero essere dei volani di tutela ambientale dei nostri posti. Ancora una volta ci troviamo difronte una Regione Campania che non è in grato di risolvere i problemi e di dare le giuste risposte ai nostri territori martoriati e funestato dal dissesto idrogeologico».