PROLOCO. Protesta delle 16 Pro Loco dell’Area Nolana

PROLOCO.  Protesta delle 16 Pro Loco dellArea Nolana

La cultura e le bellezze del territorio come fondamentale strumento per la valorizzazione dell’area nolana: su questi presupposti è nato, tre anni fa, il Protocollo d’Intesa tra Agenzia Area Nolana, le Pro Loco dislocate nel nolano, ed altre Associazioni Culturali, con cui era condiviso l’obiettivo di rilanciare e promuovere la vasta area, a partire dal peculiare patrimonio artistico, storico, archeologico e culturale.

Obiettivo primario, durante le originarie fasi di sviluppo del progetto comune, è stato individuare una serie di itinerari attraverso cui creare un percorso di crescita collettivo. Un lavoro di ampia portata che ha permesso, anni dopo il primo incontro, di arrivare ad un nevralgico punto di partenza, con lo sviluppo effettivo degli itinerari strategici per il rilancio economico e culturale dell’area.

Un lavoro a cui le diverse Pro Loco dislocate sul territorio hanno contribuito in maniera significativa, mettendo al servizio di tutti le peculiari conoscenze rispetto alle zone di pertinenza, facendo fronte comune nel cercare, e trovare, elementi di connessione tra luoghi tanto vicini quanto dalle identità diverse.

Durante la giornata di Venerdì 9 dicembre p.v., la Fondazione Premio Cimitile, in patrocinata dall’Agenzia Area Nolana, presenterà i risultati del lungo studio. Nell’invito che accompagna l’evento, nessuna menzione viene fatta alle tante Pro Loco e Associazioni che, con spirito di collaborazione ed apertura alle altre realtà, hanno dato il proprio contributo al progetto.

Censuriamo il comportamento della Fondazione Premio Cimitile che ha omesso di mettere a conoscenza le altre realtà dell’iniziativa intrapresa. Un atto grave per il suo essere fuori dalle logiche di condivisione e partecipazione che sono elemento indispensabile per un proficuo percorso collettivo. Al contempo siamo rammaricati per il patrocinio concesso dall’Agenzia Area Nolana, soggetto “guida” del gruppo, che ha mancato, alla Pari della Fondazione, di comunicare alle associazioni quanto stava accadendo.

Auspichiamo che l’Amministratore Unico della suddetta, Giovanni Trinchese, dia un segnale importante censurando questo tipo di comportamento che nuoce al rapporto tra associazioni e, di riflesso, all’intero territorio.