Puglia come le Maldive, scoperta la prima barriera corallina in Italia

Puglia come le Maldive, scoperta la prima barriera corallina in Italia

Il professor Corriero, ex guida naturalistica alle Maldive: «Ho ammirato quelle barriere coralline per centinaia di ore. Ma mai avrei pensato di ritrovarle a due passi da casa, a Monopoli». E il filmato-prova è rimasto chiuso in un cassetto per oltre un anno

Puglia come le Maldive, scoperta la prima barriera corallina in Italia
Una barriera di 200 chilometri

«Il tratto più interessante — spiega Corriero — si estende per 2,5 chilometri, ma un’ipotesi plausibile è che i coralli possano trovarsi da Bari a Otranto, per quasi 200 chilometri». Sulla base delle ultime osservazioni e della recente mappatura del fondo, infatti, i ricercatori hanno stimato che la nuova barriera scoperta abbia una lunghezza notevole, seppure non in modo uniforme, pari ad almeno 135 chilometri: in direzione del capoluogo pugliese, da un lato, e fino in salento, dall’altro. Del resto, da sempre i pescatori di palamiti e tramagli, soprattutto nell’area marina tra Cerano, Casalabate, Torre Chianca e San Cataldo, in provincia di Lecce, nel ritirare l’attrezzatura da pesca si ritrovano nelle reti, non di rado, corallo vivo e spugne simili a quelle di memoria equatoriale.

Primo caso nel Mediterraneo

Una barriera corallina in Puglia e chissà dove altro ancora anche nel resto del Mediterraneo. Perché Corriero non si sente più bravo di altri per aver scoperto la barriera corallina dinanzi alla Puglia. Ma solo più fortunato di altri colleghi: «Questa è la prima barrira scoperta nel Mediterraneo, ma probabilmente ci sono altri esempi, bisogna essere solo abili nel riconoscerli», aggiunge lo studioso. E come mai non si è riusciti prima? «Perché non c’erano gli strumenti adatti o, semplicemente, non si sono aperti i cassetti con filmati simili». Senza quel filmato effettuato da un robot filoguidato, senza la collaboratrice che lo tirasse fuori dal cassetto, senza il successivo studio di un anno (a cui hanno partecipato anche ricercatori delle Università Tor Vergata di Roma e di quella del Salento, con robot e particolari tecnologie di immersione), non sarebbe arrivata, lo scorso 5 marzo, la pubblicazione su Scientific report. E la Puglia non avrebbe scoperto di avere un futuro, se non da Maldive, almeno da Sharm el Sheikh.