RINASCE L’ASSOCIAZIONE ALLEVATORI CAMPANIA MOLISE, MINICOZZI PRESIDENTE

RINASCE L’ASSOCIAZIONE ALLEVATORI CAMPANIA MOLISE, MINICOZZI PRESIDENTE

Dopo dieci anni di commissariamento rinasce l’Associazione Allevatori della Campania, allargando la rappresentanza anche al Molise. Il nuovo consiglio direttivo si è riunito presso la Camera di Commercio di Napoli, approvando all’unanimità l’esecutivo. Presidente è Davide Minicozzi, allevatore sannita di 34 anni, con alle spalle una solida esperienza sindacale oltre alla presidenza del Distretto Agroalimentare di Qualità Sannio e al Consorzio Gal Fortore. Vice presidente è Catia Gravina, allevatrice casertana di 41 anni, che è anche presidente del Distretto Agroalimentare di Qualità Filiera Zootecnica Latte Campana.

I consiglieri eletti dell’Associazione Allevatori Campania Molise sono: Enrico Amico, Riccardo D’Alessio, Giosuè De Simone, Vito Di Matteo, Angelo Formentini, Maria Rosa Gargiulo, Antonio Lullo, Giuseppe Mastrocola, Antonino Mastroroberti, Raffaele Petrillo, Antonio Rollo, Luigi Trancucci, Lorenzo Urbano, Giuseppe Miselli (nomina Coldiretti), Gioacchino Maione (nomina Confagricoltura), Roberto Belperio (nomina Cia).

Al consiglio eletto e al nuovo esecutivo ha portato i saluti il direttore generale Augusto Calbi, che ha sottolineato l’importanza strategica dell’associazione per il sistema agricolo ed economico della Campania e del Molise, rappresentando la seconda area zootecnica d’Italia dopo la Lombardia. L’organizzazione interregionale è struttura territoriale dell’Associazione Italiana Allevatori, nata nel 1944.

“Ringrazio i consiglieri e le associazioni di categoria – ha dichiarato il presidente Minicozzi – per la fiducia e per l’impegno profuso in una rinascita che non era scontata. Sento l’importanza dell’incarico affidatomi, che ci porterà finalmente a mettere a sistema un patrimonio zootecnico unico al mondo. Noi rappresentiamo eccellenze straordinarie che portano sulle tavole carni di alta qualità, come la Marchigiana, e prodotti caseari bandiera del made in Italy come la Mozzarella di Bufala, il Provolone del Monaco, i Caciocavalli e un lungo elenco di prodotti agroalimentari tradizionali. Insieme ai bovini e bufalini, rappresentiamo gli allevamenti di suini, ovini, caprini, avicoli e cunicoli. Pertanto daremo vita alle consulte per ogni categoria così da essere sempre più vicini alle esigenze degli allevatori, pronti a raccogliere le sfide del benessere animale e della sicurezza alimentare”.

È intervenuto ai lavori del consiglio Salvatore Loffreda, componente dei probi viri e storico sindacalista della zootecnia in Campania. “Si chiude un anno difficile con un segno di speranza – ha dichiarato Loffreda – che emoziona chiunque come me ha un profondo legame con il mondo degli allevamenti. Il superamento di questi lunghi anni di commissariamento  è una vittoria di tutti, senza distinzione di casacche. Il valore economico, sociale ed ambientale delle nostre stalle torna ad essere al centro di un’azione di rilancio e di protagonismo, all’insegna della tradizione, dell’innovazione e della distintività”.