SANT’Oggi. Mercoledì 29 maggio la chiesa celebra san Massimino di Treviri, sant’Orsola Ledóchowska e beato Rolando Maria Rivi

SANTOggi. Mercoledì 29 maggio la chiesa celebra san Massimino di Treviri, sant’Orsola Ledóchowska e beato Rolando Maria Rivi

SANTOggi. Mercoledì 29 maggio la chiesa celebra san Massimino di Treviri, sant’Orsola Ledóchowska e beato Rolando Maria RiviSANTOggi. Mercoledì 29 maggio la chiesa celebra san Massimino di Treviri, sant’Orsola Ledóchowska e beato Rolando Maria Rivia cura di don Riccardo Pecchia

29 maggio: Solennità del Santissimo Corpo e Sang.ue di Cristo, il Corpus Domini (espressione latina che significa “Corpo del Signore”), è una delle principali solennità dell’anno liturgico della Chiesa cattolica, Si celebra la domenica successiva alla solennità della Santissima Trinità, tale festa rievoca la liturgia della Messa nella Cena del Signore (Messa in Cena Domini) del Giovedì Santo, la solennità del Corpus Domini nacque nel 1247 nella diocesi di Liegi, in Belgio, per celebrare la reale presenza di Cristo nell’eucarestia in reazione alle tesi di Berengario di Tours, secondo il quale la presenza di Cristo non era reale, ma solo simbolica, fu istituita da papa Urbano IV, con la bolla pontificia Transiturus dell’11 agosto 1264, da Orvieto dove aveva stabilito la residenza della corte pontificia, estese la solennità a tutta la Chiesa, all’anno precedente si fa risalire tradizionalmente anche il Miracolo eucaristico di Bolsena, papa Urbano IV incaricò Tommaso d’Aquino di comporre l’officio della solennità e della messa del Corpus et Sanguis Domini, l’inno principale del Corpus Domini, cantato nella processione e nei Vespri, è il Pange lingua; un altro inno dedicato è il Sacris solemniis, specialmente nella sua sezione finale (che costituisce il Panis Angelicus)

SANTOggi. Mercoledì 29 maggio la chiesa celebra san Massimino di Treviri, sant’Orsola Ledóchowska e beato Rolando Maria Rivi29 maggio: san Massimino di Treviri, natio di Silly in Francia fu vescovo di Treviri al tempo del governo dei figli di Costantino il Grande e fu uno strenuo avversario dell’arianesimo, concesse asilo nella sua diocesi al suo amico e compagno di lotta il patriarca di Alessandria, sant’Atanasio, anch’egli malvisto dagli ariani, per promuovere la pace tra le varie fazioni Massimino si recò a Costantinopoli presso l’imperatore ariano Costante (l’orso con il quale è raffigurato il santo vescovo rappresenta metaforicamente parlando l’imperatore con cui il vescovo dovette combattere), ma al ritorno morì a Poitiers, lontano dalla propria sede episcopale.

SANTOggi. Mercoledì 29 maggio la chiesa celebra san Massimino di Treviri, sant’Orsola Ledóchowska e beato Rolando Maria Rivi29 maggio: sant’Orsola Ledochowska, religiosa polacca e fondatrice della Congregazione delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante, trascorreva molte ore in adorazione davanti all’ostia consacrata, ma aveva anche grandi doti di educatrice, quando in Polonia le donne acquisirono il diritto allo studio universitario, suor Orsola aprì all’interno del convento di cui divenne madre superiora, il primo pensionato per studentesse, dove le ragazze potevano trovare non solo un posto sicuro per la vita e per lo studio, ma anche una solida formazione religiosa, fu apostola-missionaria in Russia, pioniera dell’ecumenismo nei paesi scandinavi, creatrice di un nuovo stile di vita religiosa e di nuove forme di apostolato in modo particolare verso i più bisognosi.

29 maggio: beato Rolando Maria Rivi, seminarista di San Valentino (Reggio Emilia), figlioSANTOggi. Mercoledì 29 maggio la chiesa celebra san Massimino di Treviri, sant’Orsola Ledóchowska e beato Rolando Maria Rivi di contadini cristiani, matura presto un’autentica vocazione al sacerdozio, a soli 11 anni entra nel seminario di Marola (Reggio Emilia) e veste per la prima volta l’abito talare che non lascerà più sino al martirio, per questa sua testimonianza di amore a Gesù, così intensa da attirare gli altri ragazzi verso l’esperienza cristiana, Rolando, nel clima di odio contro i sacerdoti diffusosi in quel periodo, finisce nel mirino di un gruppo di partigiani comunisti, viene sequestrato e rinchiuso in un casolare per tre giorni, brutalmente picchiato e torturato, a soli 14 anni, spogliato a forza della sua veste talare, viene trascinato in un bosco e ucciso con due colpi di pistola.