“SiAmo Pratola Serra”: “La maggioranza costretta alla revoca del progetto forno crematorio, se la canta e se la suona da se”.

SiAmo Pratola Serra: La maggioranza costretta alla revoca del progetto forno crematorio, se la canta e se la suona da se.

Ieri, in una diretta TV, con voce tremante, il sindaco Aufiero, annuncia il dietrofront sul forno crematorio.

In buona sostanza annullano ciò che avevano approvato all’unanimità perché a Pratola Serra i cittadini sono “confusi”.

Ma la confusione la crea chi prima delibera in consiglio e poi revoca in tv; chi prima con il silenzio assenso fa installare antenne e poi guida un ricorso al TAR e lo perde e viene condannato per ben due volte, chi promette di ristrutturare una scuola nei tempi record di un anno e poi acquista una “baracca” per oltre 800mila euro dove i bambini delle elementari patiscono il freddo e il caldo da 3 anni.

Parlano di “Terrorismo psicologico e linguistico”, ma neanche rispondiamo a simili angherie, abbiamo pena e ben comprendiamo il duro lavoro dell’alzatore di mano.

Dicono addirittura che hanno convocato loro il consiglio per revocare quanto da loro deliberato sul forno crematorio, insomma una vera disfatta degna della famosa armata “Brancaleone” di Monicelli, resta da capire chi dei 9 avrebbe convocato il consiglio e quando visto che al protocollo non esiste nulla, ma noi attendiamo la convocazione e diremo la nostra in consiglio.

Hanno fatto l’esperimento per vedere cosa ne pensasse la gente? Praticamente ci hanno provato e gli è andata male, perché la popolazione non è confusa, e anche se resta in silenzio mormora. Questo è il frutto, ormai marcio, dell’attuale gestione amministrativa del paese.

Ma riteniamo chiusa la vicenda e ne siamo contenti per i cittadini di Pratola Serra.

Ma il forno Crematorio, e sottolineiamo FORNO CREMATORIO, era solo la priorità della nostra agenda politica; restando infatti nell’ambito dei project financing approvati dalla maggioranza consiliare, vi è anche la “grande idea”, che noi definiamo l’ennesima fregatura, sulla gestione della pubblica illuminazione.

Un progetto che al comune costerà il modico prezzo di circa 200 mila euro l’anno, e per 20 anni. Ovviamente, come per il forno crematorio hanno solo alzato la mano ma abbiamo fiducia e speranza, che la silente strategia funzionerà anche questa volta.

Questa sarà la prossima delle nostre battaglie perché i numeri, da non confondere con i voti, non sono soggetti ad interpretazioni.

Ma invitiamo gli amministratori a fare per davvero una richiesta di convocazione del consiglio. Chiedessero loro la revoca della cittadinanza onoraria al Presidente Tajani, perché dopo gli ultimi elogi che ha fatto a Mussolini è l’ultimo dei personaggi che vorremmo avere come compaesano.

Aldilà del fatto che fino ad oggi l’unica cosa che ha fatto il Presidente Tajani per Pratola Serra è aver mangiato i pasticcini, “SALATI” e non nel gusto!!!