Sisma di magnitudo 4.7 questa mattina in Italia. Dieci le repliche. Crolli e tanta paura

Sisma di magnitudo 4.7 questa mattina in Italia. Dieci le repliche. Crolli e tanta paura

Una scossa di terremoto di magnitudo 4.7 è stata registrata alle 5:11 con epicentro a 2 km da Muccia, in provincia di Macerata, ed ipocentro a 9 km di profondità. Lo riporta l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Oltre che nelle Marche, la scossa è stata chiaramente avvertita anche in Umbria. La Protezione civile è in contatto con i sindaci delle zone terremotate che al momento non hanno segnalato danni.

Crollato piccolo campanile chiesa Muccia. La scossa di terremoto di magnitudo 4.7 avvenuta alle 5:11 con epicentro a 2 km da Muccia (Macerata) ‘ha fatto crollare il piccolo campanile della Chiesa del ‘600 Santa Maria di Varano’. Lo riferisce il sindaco Mario Baroni. Ora sono in corso accertamenti, spiega il primo cittadino, per verificare se vi siano ulteriori danni sulle poche case rimaste agibili in paese: su 920 abitanti, 550 sono sistemati nelle Sae, 120-130 persone stanno in case agibili e il resto è in sistemazione autonoma o da parenti.

Oltre 10 repliche sono state registrate finora dopo il terremoto di magnitudo 4.7avvenuto stamani con epicentro a Muccia, nel Maceratese, tra cui due di magnitudo 3.5 alle 5:46 e alle 6:03. Quest’ultima, secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha avuto ipocentro a 2 km da Pieve Torina (Macerata). Il sindaco di questo Comune, Alessandro Gentilucci, ha parlato di “notevoli ulteriori danni” ma nessun ferito.

Ingv, 500 volte inferiore a scossa 30 ottobre 2016 Il terremoto di magnitudo 4,6 avvenuto questa mattina a Muccia (Macerata) è stato 500 volte inferiore a quello di magnitudo 6,5 del 30 ottobre 2016: lo ha rilevato il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni. Quel forte terremoto, avvenuto vicino a Norcia, rientrava nella sequenza che si era attivata pochi mesi prima, il 24 agosto, e complessivamente nell’ambito della stessa sequenza sono state registrate 64 scosse simili a quella avvenuta oggi, ossia di magnitudo compresa fra 4 e 5. In tutti i casi a scatenarle è il meccanismo di tipo estensionale caratteristico dei terremoti dell’Appennino, nel quale la crosta terrestre subisce una sorta di ‘stiramento’ con un conseguente allargamento dell’Italia Centrale.

Oltre 50 scosse in due ore In due ore oltre 20 scosse con magnitudo superiore a 2 si sono verificate nella zona colpita dal sisma di questa mattina all’alba, con epicentro a pochi chilometri da Muccia. Secondo l’elenco dell’Ingv, sono state due le scosse con magnitudo 3.5, mentre le altre sono comprese da 2 a 2.6. Ma lo sciame sismico ha visto anche una trentina di scosse di minore intensità, tra lo 0,9 e l’1,9.

La sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile è in costante contatto con le strutture regionali dopo il terremoto di stanotte nelle Marche.

Ingv, possibile che sequenza duri ancora E’ probabilmente destinata proseguire la sequenza che si è attivata il 24 agosto 2016 nell’Italia centrale e che oggi ha portato al terremoto di magnitudo 4,6 nelle Marche. “E’ normale che una sequenza che ha mobilitato un volume così grande duri a lungo”, ha osservato il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) , Carlo Doglioni. “Per una sequenza che ha mobilizzato un volume più piccolo, come quella legata al terremoto de L’Aquila del 2009, sono stati necessari tre anni per tornare a un’attività con valori confrontabili a quelli precedenti all’evento. E’ quindi possibile che la sequenza che si è attivata nell’agosto 2016 duri ancora non meno di un anno.

Trenitalia ha deciso di sospendere a scopo precauzionale la circolazione lungo la linea interna Civitanova Marche-Macerata per effettuare controlli sulla tenuta della strada ferrata. La circolazione dovrebbe riprendere alle 9.

“Danni? Qui tutto il centro della città è ancora zona rossa, ora stiamo facendo verifiche fuori, poi faremo accertamenti anche lì dentro”. Intanto però il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, dopo la scossa 4.7 delle 5:11 di oggi, ha bloccato tutti gli accessi alla zona rossa, “tranne quelli delle ditte specializzate che stanno lavorando”. Divieto in particolare per i cittadini che ancora oggi – spiega all’ANSA – “vanno a recuperare oggetti personali dalle case inagibili”. Pasqui non vuole esser allarmista, ma – sottolinea, ricordando le scosse dei giorni scorsi – “mi sembra che questo fenomeno sismico stia andando a crescere, non a diminuire”. Dopo il forte sisma del Centro Italia del 2016, nella zona di Muccia la terra era tornata a tremare con frequenza e intensità già da alcuni giorni. In particolare, il 4 aprile se ne erano registrate una di magnitudo 4 alle 4:19 e una di magnitudo 3.6 alle 20:41.L’epicentro di questa ultima scossa di magnitudo 4.7 è stato a 53 km da Perugia, 65 da Terni e 85 dall’Aquila. Già si sono registrate 4 lievi repliche di magnitudo 2 o 2.1.
Parla di “grande paura e insicurezza tra le persone” il sindaco di Muccia, Mario Baroni. “Stiamo controllando sia le casette che le case rimaste agibili – afferma Baroni al telefono con Rai News24 -. E’ uno stillicidio contino, che ci sta snervando e che non si ferma: le scosse si ripetono da svariati giorni, anche con un’escalation nell’intensità”.