Sperone. Alla ”Merini” presentato il bilancio sociale e formativo di Green School. Foto

Sperone. Alla ”Merini” presentato il  bilancio sociale e formativo di Green School. Foto

Boschi, sviluppo sostenibile e cibo sano nella convention animata dalle comunità scolastiche delGiovanni XXIIIattivo nella Rete dellUnesco per Agenda30. Le Isti tuzioni e la condivisione per gli obiettivi e le azioni del Movimento di Fridays for future. LEnte di piazza Luigi Lauro aderirà alla mobilitazione dei Comuni per la dichiarazione dell’emergenza climatica e per le iniziative di contrasto e prevenzione ai cambiamenti climatici.

di Gianni Amodeo

Dalla visione globale a quella locale. Un ampio e articolato giro d’orizzonte sulle crescenti criticità che attraversano gli ecosistemi terrestri e marini, di cui sono eloquente e preoccupante testimonianza gli scioglimenti dei ghiacciai perenni, i cambiamenti climatici e la desertificazione che avanza, condizionando e sfilacciando la tenuta della biodiversità, la grande regolatrice degli equilibri naturali e delle leggi del pianetaTerra, l’Alma mater dell’universo mondo in cui coesistono le specie viventi. Un giro d’orizzonte per conoscere compiutamente la genesi delle criticità in corso, non certo per una formale ed asettica presa d’atto od arida constatazione tecnico-scientifica, ma soprattutto per rimuoverne i fattori e le cause determinanti, privilegiando le ragioni della vita e della comun salute di tutte le specie. Un impegno che interpella e sollecita la responsabile consapevolezza, in primo luogo delle Istituzioni di ogni livello di competenze ed ambito di funzioni pubbliche e delle articolazioni dei sistemi produttivi territoriali e , in via coordinata e connessa, i cittadini con congrui e correlati stili di vita, che siano declinati e praticati nelle modalità della solidale convivenza.

E’ il doppio ed obbligato registro di lettura e riflessione imposto dalle dinamiche, con cui la globalizzazione viene plasmando- ed ha già modellato- i primi tornanti fin qui percorsi dal Terzo Millennio; è il registro di lettura, di cui Agenda30 fornisce un’importante chiave d’interpretazione e la necessaria bussola d’orientamento sul “che fare” per la salvaguardia del pianetaTerra. Ed è utile ricordare che il documento- elaborato e sottoscritto nel 2015 da 193 Stati dellOrganizzazione delle Nazioni Unite– prospetta i 17 obiettivi di massima, a cui rapportare l’attuazione di 169 targettraguardi in funzione della generale sostenibilità ambientale. Un itinerario programmatico e di azioni da compiere nei contesti territoriali, a cui fanno da sfondo gli scenari mondializzati sempre più interdipendenti in tutti gli ambiti delle umane attività, secondo l’ effettofarfalla teorizzato da Edward Lorenz; programma che identifica idealmente la meta conclusiva nel 2030, di qui la connotazione di Agenda30.

 Chi pianta un albero, pianta una speranza.  La filiera del cibo sano e la qualità ambientale

Sono state -queste- le coordinate di riferimento della convention, svoltasi nel plesso della Scuola secondaria di primo grado “Ada Merini” che afferisce all’Istituto comprensivo “ Giovanni XXIII”- diretto dal professore Vincenzo Serpico– operante sull’asse BaianoSperone ed inserito nella Rete AspNet dellUnesco. Una convention, di cui sono state protagoniste dirette le comunità studentesche, che hanno presentato ed illustrato –con una articolata e incisiva gamma di relazioni documentali,elaborati scientifici, “cartelloni ben strutturaticome quello sul cibo spazzatura, sequenze grafiche e pittoriche, composizioni poetiche, cori, canti ed esibizioni concertistiche– l’intero arco dei significati delle iniziative sviluppate nel corso dell’anno scolastico secondo gli obiettivi della Green School, in ordine al progetto socio-formativo contrassegnato dal logo “ Chi pianta un albero, pianta una speranza”, curato dalle professoresse Antonella Venezia e Giusy Vitiello.

Un interessante percorso progettuale e di conoscenza – integrato al meglio dall’attenzione riservata alla filiera della sana alimentazione generata dalla qualità dell’ambiente- ispirato dall’obiettivo 15 di Agenda-30, relativo alla difesa della Vita sulla terra per il contrasto alla deforestazione che attenta gravemente- e in modo criminoso- agli equilibri naturali dei territori; percorso progettuale che nell’azione locale ha quale obiettivo basilare la tutela del patrimonio boschivo della cornice dei Monti Avella e le valenze paesaggistiche naturalistiche del Parco del Partenio, di cui sono il cuore.

Un bel lavoro d’informazione e formazione sotto tutti i profili, quello presentato dai ragazzi e dalle ragazze del “Giovanni XXIII”, a cui faceva da cassa di risonanza la qualità e l’efficacia argomentativa degli interventi del presidente della provincia di Avellino e sindaco di Avella, Domenico Biancardi, del maresciallo Toni Martignetti, che ha guidato la delegazione dei carabinieri forestali, del presidente del Parco del Partenio, Franco Iovino, del presidente del Consiglio d’Istituto, Giobbe Tedeschi; un lavoro la cui portata didascalica,in particolare, era evidenziata dal sindaco, l’avvocato Marco Santa Alaia, con l’annuncio di voler acquisire agli Atti della civica amministrazione tutti gli elaborati dell’azione condotta per la Green School edizione 2018\2019.

Sono gli elaborati, che formeranno il dossier, su cui sarà chiamato a pronunciarsi il Consiglio comunale, per formalizzare l’adesione dell’ Ente di piazza Luigi Lauro al Movimento Fridays for future. E’ l’adesione, che s’inquadra nelle iniziative lanciate il 24 maggio scorso, per mobilitare attivamente i Comuni e lo Stato, per attuare concrete e fattive politiche di prevenzione e contrasto ai cambiamenti climatici. Un’importante scelta, che segna il riconoscimento dell’importanza della Scuola, quando non solo ravviva e promuove nelle giovani generazioni il valore degli apprendimenti curriculari per l’operoso inserimento nella società, ma vive in sinergia con il territorio e la sua civile realtà.

Il sigillo alla convention, per onore dovuto- e non poteva che essere così- era impresso dalla messa a dimora dell’Ulivo nello spazio d’ingresso all’”Ada Merini”. E’ uno dei tanti simboli del vasto patrimonio arboreo del territorio.  

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