Sperone – Il ricordo di Maradona del prof. Pasquale Muccio

Sperone   Il ricordo di Maradona del prof. Pasquale Muccio

Mi risveglio con un buon 50% dei commenti su Maradona uomo che non è un esempio. Chi lo sostiene dice una mezza verità, certo la droga , le frequentazioni con i Giuliano , i problemi col fisco, gli spari a salve contro i giornalisti e qualche altro spiacevole episodio. Diego era un uomo con le sue debolezze , la cocaina colpisce chi è debole e fragile, ha provato ad uscire dal tunnel più volte, spesso riuscendo nell’intento, spesso ci è ricaduto, lui stesso ne ha parlato, era consapevole che quella strada lo portava inevitabilmente ad avere dei problemi fisici ed ha pagato con la vita tutto ciò. Era un argentino, che guardava agli USA come un paese che opprimeva i popoli sudamericani e per questo era antiamericano ed ha pagato anche questo con l’incredibile esclusione ai mondiali del 1994, era un argentino che veniva da un contesto molto povero e se lo vogliamo giudicare con i nostri occhi e con la nostra mentalità non è del tutto giusto, pensava che farsela con i Giuliano potesse essergli di aiuto in quel contesto, si sentiva purtroppo protetto ed anche questo ha pagato perché da Napoli è andato via secondo me troppo presto, lui voleva restarci a vita, ha pagato anche i conti col fisco fino all’ultimo , fino al sequestro del famoso orecchino. Ricordo che fu il primo a denunciare pubblicamente un sistema FIFA corrotto creato da Blatter e anche su questo ha avuto ragione , ma Maradona era soprattutto quello che in campo non ha mai reagito ad un solo fallo ed ha preso un’infinità di calci, quello che andava ad Acerra a raccogliere fondi per un ragazzo in difficoltà facendo un partita amichevole, era quello che alla fine di una cena lo trovarono nella cucina a distribuire biglietti da 50.000 lire a camerieri e lavapiatti, era quello che rifiutò un assegno dall’avvocato Gianni Agnelli, dove lui poteva mettere qualsiasi cifra, ma lui era quello che non poteva tradire il suo popolo, era quello che all’improvviso bussò al citofono di Skizzetto, in un palazzo di Tuoro Cappuccini ad Avellino, per salutarlo e fargli una dedica sul poster gigante che il ragazzo aveva.
E poi ha sempre dichiarato che giocare ad Avellino era difficile per tutti, anche per lui e che il derby fosse solo Napoli-Avellino e per me tifoso del lupo basta questo. Ad10s Campione.

Pasquale Muccio