Un’ onda gigantesca di NO ha travolto Renzi e la sua corte

Un’ onda gigantesca di NO  ha travolto Renzi e la sua corte

Renzi aveva iniziato a gioire con anticipo e a pregustare la  vittoria del SI già dal 02 dicembre,  dopo aver conosciuto le percentuali altissime, intorno al  40%, per quanto riguarda il voto all’estero, ma ha fatto un grave errore di valutazione, non  pensava che in Italia si sarebbero presentati  alle urne il 68% degli elettori..

Credo che questa volta i giovani siano stati  decisivi e  abbiano fatto la differenza votando a   maggioranza per il No, perché questa Riforma toccava gli aspetti fondamentali della democrazia e quindi la libertà dei cittadini. Se avesse vinto  il Sì sarebbe stato come cancellare la Rivoluzione Francese e  rimettere sul trono Luigi XVI, cioè l’assolutismo di Renzi e della sua corte toscana.

Con intelligenza, gli italiani hanno detto NO!

Ora a  Renzi  e al suo gruppo dirigente non resta che farsi da parte, ma non devono preoccuparsi per il loro futuro, perché  a Mediaset li aspettano a braccia aperte  per affidare  loro la conduzione di diversi programmi.

Renzi e i Comitati del SI hanno raccontato solo sciocchezze finora, come ha detto D’Alema, aggiungendo che hanno cercato di terrorizzare gli italiani, prospettando  in caso di vittoria del NO  l’ingovernabilità dell’Italia. Fino a prova contraria esiste un Presidente della Repubblica che dovrà ora  affidare a qualcuno questa fase di transizione fino alla fine della legislatura oppure sciogliere le Camere anticipatamente  e andare il più presto possibile al voto.

Renzi ha tirato troppo la corda ed è stato punito per la sua testardaggine ad andare avanti, senza ascoltare nessuno,  come un carroarmato, cercando di rottamare  la Costituzione, i diritti, la libertà e gli avversari politici del suo stesso partito. Questo è stato un gravissimo errore che ha pagato a caro prezzo!

Infine,  fa quasi tenerezza la “povera” Ministra Boschi che alla fine  ha affrontato, inutilmente,  voli intercontinentali per convincere con il suo “charme”  a votare a favore. A dir la verità è venuta anche alla Casa d’Italia di Zurigo, dove i generali e sottotenenti del PD locale   hanno  organizzato  addirittura qualche bus per riempire la sala, ma nonostante questi sforzi hanno perso la sfida, a livello nazionale.

La vittoria del NO è stata importante per fermare Renzi e il suo progetto di autoritarismo, ma ora bisogna  agire subito, in modo costruttivo,  per risolvere i veri problemi e le  emergenze dell’Italia, altrimenti abbiamo fallito due volte.

Gerardo Petta