VISCIANO. Si inaugura il monumento in onore a padre Arturo. Non solo un “Monumento” ma un’opera di riqualificazione.

VISCIANO. Si inaugura il monumento in onore a padre Arturo. Non solo un “Monumento” ma un’opera di riqualificazione.

VISCIANO. Si inaugura il monumento in onore a padre Arturo. Non solo un “Monumento” ma un’opera di riqualificazione.

Il giorno 25 luglio 2018, alle ore 17.30, alla rotonda davanti al casello autostradale di Tufino  si inaugura un monumento dedicato a Padre Arturo.

L’idea della costruzione del monumento è nata dall’esigenza di dare un segnale di forte riqualificazione in un’area caratterizzata da due discariche e da un compattatore.

L’ambiziosa iniziativa fu avviata dal dott. Pellegrino Gambardella, allora sindaco di Visciano, che attraverso l’istituzione di un concorso di idee raccolse tutte le proposte nel merito che vennero proprio dai cittadini.

La costruzione del monumento ha coniugato la citata esigenza di riqualificazione del territorio e la volontà di ricordare una grande personalità che per lo stesso ha fatto tantissimo, Padre Arturo D’Onofrio.

Di seguito sono elencati i principali momenti e le autorità che si sono impegnate per la realizzazione di questa monumentale opera d’arte:

Anno Descrizione Attività
2013Concorso delle Idee per la riqualificazione dell’area e la costruzione del Monumento a P. A. Presentato dalla Piccola Opera Della Redenzione e L’Amministrazione Comuna di Visciano. Vince l’Architetto e Artista Mina Di Nardo .
2014Delibera N° 48 del 29/12/2014 – A firma del Presidente F.F. Antonio Pendangelo per la concessione ad uso gratuito dell’Area interessata dal progetto  – Coinvolti i Comuni di Tufino, Visciano e l’Associazione Ex Allievi di Padre Arturo D’Onofrio.
201523 luglio Sottoscrizione concordato d’uso gratuito tra la Citta Metropolitana e i Comuni di Visciano, Tufino e l’Associazione Ex Allievi di Padre Arturo D’Onofrio.
201507 Ottobre sopralluogo dell’Area
201707 settembre conferimento incarico alla Mariani Metal
201808 gennaio Conferma del progetto e avvio dei lavori
201825 luglio ’18 – inaugurazione monumento a Padre Arturo D’Onofrio

Info Su Padre Arturo

Padre Arturo D’Onofrio, un uomo di Dio, ha donato la sua vita ai fratelli bisognosi, specialmente per i fanciulli poveri, orfani e abbandonati.

Nasce l’8 agosto del 1914 a Visciano, inizia il suo cammino di fede nel Seminario Vescovile di Nola, successivamente passa al Pontificio Istituto Missioni Estere di Milano e dopo per problemi di salute fu accolto da Monsignore Egisto Melchiori Vescovo di Tortona.

 VISCIANO. Si inaugura il monumento in onore a padre Arturo. Non solo un “Monumento” ma un’opera di riqualificazione.La sua permanenza a Tortona, gli diede l’opportunità di conoscere di persona San Luigi Orione; più volte visitò i luoghi di San Giovanni Bosco, dal quale trasse l’amore per la gioventù. Don Calabria, oggi santo, fu la sua guida spirituale e fu anche il primo ad incoraggiarlo nella realizzazione del sogno apostolico di aiutare i ragazzi bisognosi delle regioni meridionali, dove emergeva più forte il bisogno.

Ordinato sacerdote nel il 12 marzo 1938, nel Santuario del Sacro Cuore di Stazzano (AL), e sotto la protezione della Vergine Consolatrice del Carpinello nel 1943 fondò la Piccola Opera della Redenzione e la sua casa paterna si aprì al primo bambino assetato di famiglia.

Lo Spirito Santo continuò a guidare Padre Arturo ispirandolo perché l’Opera divenisse Missionaria, infatti nel 1971 partirono i primi missionari verso la Colombia dove ora centinaia di bambini, di giovani, di anziani bisognosi, vengono accolti dalle suore e dai Missionari. Pochi anni dopo anche il Guatemala, Il Salvador, l’India, il Messico, il Perù e Costa Rica sono stati visitati dalla provvidenza.

Il 3 novembre 2006 il Padre Celeste ha voluto aprire le porte del suo regno glorioso dove ora gode delle beatitudini eterne.

Info sul Monumento

Memoriale a Padre Arturo da Visciano.

VISCIANO. Si inaugura il monumento in onore a padre Arturo. Non solo un “Monumento” ma un’opera di riqualificazione.Il progetto scultoreo sintetizza visivamente i dati e le informazioni raccolte sulla figura e la storia di Padre Arturo che si è distinto come uomo di fede e costruttore di solidarietà.

L’impegno, generato dal saper fare e il grande senso di identità culturale che Padre Arturo ha saputo trasmettere a intere generazioni, definiscono l’identità cristiana che ha messo radici in ogni luogo dove e stato chiamato ad agire.

Il segno urbanistico elaborato è un’opera che mette in relazione il territorio e la sua storia, e appunto come storia di memoria collettiva, l’opera racconta i gesti della comunità.

La funzione comunicativa ha due valenze: una propriamente paesaggistica ed una direttamente figurativa. Il Memoriale è concepito per svolgere le sue funzioni con sintesi geometrica e narrazione visiva; la collocazione designata costringe a una fruizione dell’opera rapida e concisa (dall’interno di autoveicoli) quindi essa si mostra nella sua efficacia simbolica per ogni tipologia di utenza.

Il basamento circolare è realizzato in cemento armato, su cui si innesta la lamiera traforata ( di acciaio corten) nella quale sono incise le raffigurazioni di tipo narrativo dell’opera di Padre Arturo, la sua immagine tratta dalla foto con il bambino in braccio, tutta la comunità locale nel ricordo degli eventi riguardanti lo storico trasporto di pietre da Tufino a Visciano a piedi, in processione.

I portali, di 11 e 12 mt, realizzati in acciaio corten sono posti al centro dell’Opera, elevati a segno paesaggistico e distintivo del luogo.

Sono materiali duraturi, nel tempo non hanno bisogno di manutenzione per conservare il loro assetto; e inoltre l’aspetto cromatico è compatibile con il paesaggio.

Le dimensioni sono proporzionate al sito stradale di collocazione, trasformando la rotonda in un segno urbano riconoscibile, definendo un dialogo tra lo snodo stradale, le montagne sullo sfondo e lo spazio circostante: non predilige una direzione particolare, si innesta in modo che tutti i paesi del circondario sono richiamati dal segno prospettico.

Valori simbolici espressi dall’opera.

I due portali incrociati rimandano alla possibilità di raggiungere gli obiettivi cristiani basati sull’impegno sociale e spirituale. Due porte aperte nelle quattro direzioni: chi guarda è invitato a entrare, ad attraversare tale percorso di Vita. In basso, sulla forma curva, sono traforate le figure di uomini e donne che hanno risposto all’appello di padre Arturo alla solidarietà e alla costruzione di una casa comune per i bambini disagiati di tutto il mondo, per accendere in loro una possibilità di futuro, futuro come struttura, che si costruisce pietra su pietra, gesto dopo gesto, nel trascorrere l’esperienza terrena.

Motivazione del fuori concorso

La scelta di presentare il nostro lavoro fuori concorso nasce dalla convinzione che i limiti dimensionali presenti nel bando ( H= 5 mt) poco si adattano allo sviluppo di un’opera che per collocazione richiederebbe ben altre dimensioni. La rotonda, posta in uno svincolo stradale, ha un diametro di oltre 40 ml. La percezione di qualsiasi opera in tale collocazione non può prescindere da una fruizione paesaggistica stante la difficoltà di qualsiasi fruizione ravvicinata o a scala pedonale, lo svincolo autostradale non è  una piazza, non abbiamo quinte urbane con cui relazionare il corpo della scultura richiesta dal bando.

Info sulla Mariani Metal

La costruzione del monumento è stata affidata alla Mariani Metal, società di Toronto in Canada, leader mondiale nel campo delle costruzioni di strutture civili in acciaio.

Il fato ha voluto che il Presidente della Mariani Metal, Vincenzo Mariani, in quel momento in vacanza a Visciano, vide esposto nel Santuario della Madonna Consolatrice del Carpinello il modellino in legno del monumento e chiese di incontrare il Presidente degli Ex-allievi di Padre Arturo D’Onofrio, il dott. Pellegrino Gambardella, responsabile del progetto.

Nell’incontro tra i due vennero fuori le principali difficoltà che lasciavano il progetto solo una bellissima idea, tra le quali quella di natura economica. Voluta interpretare la visita di Vincenzo nel santuario come un segno della Madonna Consolatrice del Carpinello e a seguito di rassicurazioni economiche e tecniche da parte della Mariani Metal, è stata infine avviata la macchina organizzativa per la costruzione di questa monumentale opera.

Vincenzo Mariani, ex allievo di Padre Arturo D’Onofrio, si trasferì a Toronto negli anni 80’ e, da allora, non ha mai smesso di mettere in pratica gli insegnamenti del Servo di Dio Padre Arturo e di sostenere generosamente le opere missionarie della Congregazione dei Missionari della Divina Redenzione costellate per il mondo.