BAIANO. Un giornale senza la cronaca è un giornale senza anima. Pubblichiamo lo sfogo di una lettrice

BAIANO. Un giornale senza la cronaca è un giornale senza anima. Pubblichiamo lo sfogo di una lettrice

È triste leggere sempre e solo sensazionalismo! Sicuro non è questa la festa che vogliamo! Non vogliamo che si spari e che si spari in modo irresponsabile! Ma perché non parlare mai di quelli che lavorano con passione per questa festa???Perché? Non facciamo notizia! Non fa notizia il lavoro, la fatica, la passione e la devozione!   Purtroppo nonostante i tanti e numerosi tentativi per evitare questi botti, c’è sempre chi li preferisce! Ed episodi del genere cancellano tutto il lavoro fatto dall’ass. Maio e dalle tante persone che amano la festa! Si parla di cultori della festa, di sapienti ed è  anche giusto, ma mai di coloro che lavorano per la festa con fede e passione, e poi c’è chi purtroppo beve, chi spara illegalmente! Per chi vive la festa è doloroso leggere solo di altro! Ma non viene da chiedersi “come si realizza questa festa? ” Partiamo dal valore che i baianesi danno al maio, da quelli che danno il proprio contributo! Mi rendo conto che un giornalista deve fare notizia, ma non può assolutamente fare un solo fascio…anzi deve invitare alla riflessione e deve chiedersi ma come vivono tutto ciò coloro che la festa la fanno, coloro che la vivono? Come vivono la festa quei numerosi ragazzi che cantano, ballano, tirano le funi….senza esagerare, senza bere, senza sparare! io mi sento offesa, in quanto baianese e in quanto membro dell’ass. maio, di sentire e leggere solo altro! Non si dà risalto alla parte buona della festa, si diffondono notizie allarmanti si crea panico, si crea sfiducia e non deve essere così, bisogna augurarci che quanto accaduto non venga dimenticato!  Oggi leggeremo dei tanti sapienti…che esprimono giudizi a vuoto! vorrei tanto leggere di coloro che la festa la fanno, come si sentono in questo momento! io concordo con Enrico Montanaro quando dice che ora è non è il momento delle considerazioni, ma della riflessione! questo episodio ormai avvenuto nonostante le varie avvertenze, non può essere dimenticato, e mi auguro che da esso possa nascerne qualcosa di buono|! ma non accetto assolutamente il gioco al massacro nei confronti della festa del Maio di santo Stefano e nei confronti dei baianesi! Giuseppe sta vivendo un momento difficile e insieme a lui la sua famiglia, e la popolazione! Titoli come “Maio nel sangue” è solo sensazionalismo! A me, come a molti baianesi, questo può solo far dispiacere! Non le chiedo di pubblicare le mie parole, ma voglio solo invitarla a riflettere e a chiedersi “sto scrivendo il giusto?”. La storia del maio è fatta di mani su un tronco, mani che tirano le funi, occhi emozionati, di voci, canti! di occhi che guardano in alto….è soprattutto questo! aiutateci a mettere in risalto questo…l’episodio di Giuseppe deve servire ad unire la comunità, e a far comprendere una volta per tutte che quei maledetti botti sono, non solo illegali, ma pericolosi! Buon lavoro. (Angela Colucci – Baiano)