CARCERE BENEVENTO. I detenuti tentano sommossa, sedata dal pronto intervento degli agenti.

CARCERE BENEVENTO. I detenuti tentano sommossa, sedata dal pronto intervento degli agenti.

In mattinata presso l’istituto penitenziario sannita si è verificato un evento critico che ha messo a nudo in che misura  la situazione e la gestione dei detenuti stia sfuggendo di mano ai vertici della locale casa circondariale. I fatti “ alle ore 09:30 circa della data odierna alcuni detenuti di origine casertana e napoletana con reati di associazione di stampo camorristico hanno posto  in essere un tentativo di sommossa attuata dopo il richiamo di  un assistente capo di polizia penitenziaria al rispetto delle regole imposte dall’ordinamento penitenziario.

Il detenuto volendo imporre la propria leadership criminale anche all’interno del penitenziario e sostenuto da altri ristretti aggrediva verbalmente l’assistente capo  proferendo frasi oltraggiose nonché  minacciandolo di morte. Ancor più grave è il fatto che   gli stessi  oltrepassavano  il cancello di sbarramento del locale passeggi. Evento mai verificatosi in precedenza. Si è potuto evitare il peggio solo grazie all’intervento del personale in  servizio, che,  nell’immediatezza contenevano l’atto di violenza.

È evidente quanto la  carenza di personale all’interno dell’istituto e la mancanza di strumenti atti a prevenire simili episodi  pesi sulle decisioni dei  detenuti tali da intraprendere  azioni delittuose nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria, creando vere e proprie associazioni criminali anche all’interno dei penitenziari, prendendo ad ostaggio chi nel rispetto delle regole lavora quotidianamente garantendo sicurezza e legalità. Per tanto il   SiNAPPe  esprime la propria indignazione per quanto successo, chiedendo alla Direzione interventi e provvedimenti atti a prevenire ulteriori episodi di violenza.

Nella circostanza la Segreteria Si.N.A.P.Pe esprime la propria solidarietà e il proprio sostegno al personale operante che ancora una volta ha dato prova di competenza e coraggio nella gestione di eventi delittuosi che compromettono la sicurezza dell’Istituto.