Sequestrati complessi aziendali e beni immobili riconducibili al boss D’Ambrogio.

Sequestrati complessi aziendali e beni immobili riconducibili al boss DAmbrogio.

Un’attività svolta congiuntamente dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza e dal Reparto
Operativo dei Carabinieri di Palermo ha portato al sequestro di due imprese operanti nel
settore delle onoranze funebri, tre immobili ad uso commerciale, un’abitazione ed
un’autovettura, per un valore complessivo di circa 2.000.000 di euro, in esecuzione di
un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, su
richiesta della locale Procura della Repubblica.
Interessato dal sequestro è Alessandro D’AMBROGIO, tratto in arresto nel luglio 2013
nel corso dell’operazione “Alexander”, ritenuto essere a capo del mandamento mafioso
di Porta Nuova, comprendente l’omonima famiglia mafiosa, nonché quella di Palermo
Centro.
Il D’AMBROGIO, 40 anni, uscito dal carcere ad aprile 2011 e già condannato con
sentenza irrevocabile per i reati di associazione mafiosa, estorsione ed associazione per
delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, coordinava le attività illecite, in
particolare del settore delle estorsioni, e si occupava del sostentamento dei detenuti e dei
loro nuclei familiari, intrattenendo rapporti con altri esponenti mafiosi, facenti parte di
diversi mandamenti, tra i quali quelli di Bagheria, Tommaso Natale, Pagliarelli, Brancaccio, Arenella – Resuttana, Villabate – Misilmeri e Noce – Cruillas.
Il sequestro eseguito trae origine dalle investigazioni condotte dai Carabinieri del
Comando Provinciale di Palermo e dalle indagini patrimoniali svolte dal G.I.C.O.
della Guardia di Finanza di Palermo, le quali hanno consentito di rilevare come l’agenzia
ad insegna “onoranze funebri D’AMBROGIO”, formalmente intestata a “stretti” parenti, sia stata gestita dall’interessato, che la utilizzava abitualmente non solo per svolgere l’attività lavorativa ma anche come luogo di incontro con altri associati mafiosi; alla stessa
impresa, peraltro, risulta intestata l’unità abitativa dove il D’AMBROGIO risiede.
Alessandro D’AMBROGIO, tra l’altro, non ha mai presentato alcuna dichiarazione dei
redditi, fatta eccezione per importi di entità irrisoria denunciati in relazione ad attività
lavorativa svolta in ambito carcerario nel 2003 e nel 2004.