Ciarambino: “Consiglio regionale rinviato a dopo le elezioni, scelta inopportuna”

Forum al Corriere, con Luigi DiMaio e Valeria Ciarambino - Forum al Corriere, con Luigi DiMaio e Valeria Ciarambino - fotografo: Pressphoto

Ciarambino: “Consiglio regionale rinviato a dopo le elezioni, scelta inopportuna”

La capogruppo regionale: “Unica a votare contro, spostare i lavori dell’assemblea equivale a voltare le spalle a chi soffre”

“Le elezioni amministrative del 3 ottobre rappresentano sicuramente un momento fondamentale per il futuro di tanti territori, a partire dal nostro capoluogo. Un momento che vede impegnate in prima fila tutte le forze politiche, ma che non può certo distrarre noi consiglieri regionali della Campania dagli impegni istituzionali che siamo chiamati a svolgere ogni giorno. Per questa ragione, nel corso della Conferenza dei capigruppo tenutasi in queste ore, sono stata l’unica a battermi contro la decisione, sostenuta dagli esponenti di tutti gli altri gruppi politici, di far slittare l’assemblea del Consiglio regionale a dopo l’appuntamento con le urne. Una decisione che non reputo opportuna, soprattutto in questo momento di grave crisi a seguito dell’emergenza sanitaria, in cui abbiamo il dovere di dare risposte immediate ai cittadini della Campania”. Così la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale Valeria Ciarambino.

“Da tempo, nella mia duplice veste di vicepresidente del Consiglio regionale e di capogruppo del M5S, sto sollecitando più frequenti convocazioni delle commissioni e dell’Assemblea consiliare. Far slittare ancora i lavori dell’assemblea legislativa regionale significa non tener conto delle istanze che ogni giorno riceviamo dai nostri cittadini. Sono tante le categorie in difficoltà che hanno posto le loro speranze nelle nostre mani e non possiamo permetterci ulteriori rallentamenti. Il nostro compito deve essere svolto con dedizione e impegno sempre, per questo non ho condiviso affatto la decisione adottata dalla Conferenza dei capigruppo. Rinviare i lavori del Consiglio – conclude Ciarambino – equivale a voltare le spalle a chi oggi soffre ed è la ragione per cui ho votato contro questa scelta”.